Le mie idee

La mia attività politica nelle istituzioni e nel territorio, si caratterizza per la dedizione verso questioni fondamentali quali l’ambiente, la salute, il lavoro, la legalità e gli animali.

Sono profondamente convinto che la salvaguardia dell’ambiente sia una delle sfide più urgenti e cruciali del nostro tempo. Mi impegno attivamente per promuovere politiche sostenibili, volte a preservare le risorse naturali, ridurre l’inquinamento e a combattere i cambiamenti climatici. Credo fermamente sia nostro dovere proteggere il pianeta per le generazioni future.

La salute è un diritto universale che non può essere negato a nessuno. Mi adopero per garantire accesso equo ai servizi sanitari che devono essere pubblici e gratuiti, promuovere stili di vita salutari e sostenere la ricerca scientifica. Lavoro incessantemente affinché il servizio pubblico garantisca ad ognuno il benessere fisico, mentale e sociale.

Il diritto al lavoro e la legalità rappresentano pilastri indispensabili della società giusta ed equa che desidero costruire. Dobbiamo combattere strenuamente lo sfruttamento dei lavoratori, favorendo condizioni di lavoro dignitose e che garantiscano massima sicurezza, pari opportunità occupazionali, salari dignitosi e lotta contro fenomeni come il lavoro nero o precario. Sono fermamente convinto che la legalità, la lotta alle mafie e alla corruzione debba costituire un faro e un principio cardine nella gestione delle istituzioni pubbliche ed economiche.

La tutela degli animali è un altro aspetto fondamentale della mia attività. Sono determinato a combattere ogni forma di sfruttamento, maltrattamento e abuso nei confronti degli animali, promuovendo leggi più severe e campagne di sensibilizzazione sulla responsabilità etica verso gli esseri viventi con cui condividiamo il pianeta.

Continuerò a lavorare instancabilmente per raggiungere questi obiettivi perché credo profondamente nell’importanza di creare un mondo in cui ogni individuo possa vivere una vita dignitosa, avere accesso a servizi sanitari adeguati, godere di diritti umani fondamentali e contribuire al progresso rispettando il pianeta e tutta la sua preziosa biodiversità.

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SILEA SOTT’ACQUA, MA REGIONE E ISTITUZIONI COMPETENTI RESTANO IN SILENZIO

A Silea, le esondazioni continuano a creare enormi danni e disagi. La Sindaca ha inviato più volte richieste ufficiali al Genio Civile di Treviso e al Consorzio di Bonifica Piave per controllare le paratoie del ...fiume Melma e pulire l’alveo, ma non ha ricevuto alcuna risposta.

Ho quindi ritenuto urgente intervenire presentando un’interrogazione in Regione per chiedere all’assessore all’Ambiente di agire e spiegare perché le istituzioni ignorano gli appelli. La situazione di Silea è ormai insostenibile, con i cittadini sconfortati ed esasperati dall’inerzia degli enti preposti.

SILEA SOTT’ACQUA, MA REGIONE E ISTITUZIONI COMPETENTI RESTANO IN SILENZIO

A Silea, le esondazioni continuano a creare enormi danni e disagi. La Sindaca ha inviato più volte richieste ufficiali al Genio Civile di Treviso e al Consorzio di Bonifica Piave per controllare le paratoie del ...fiume Melma e pulire l’alveo, ma non ha ricevuto alcuna risposta.

Ho quindi ritenuto urgente intervenire presentando un’interrogazione in Regione per chiedere all’assessore all’Ambiente di agire e spiegare perché le istituzioni ignorano gli appelli. La situazione di Silea è ormai insostenibile, con i cittadini sconfortati ed esasperati dall’inerzia degli enti preposti.

💡 NUOVO CONTRIBUTO PER PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI IN VENETO 💡 📢

Da domani, 4 ottobre, sarà possibile presentare la domanda per un contributo economico dedicato alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie.
Il contributo, pari a 400 euro al mese per un massimo di ...un anno, è destinato a sostenere sia l’assistenza domiciliare che quella in struttura.
🔹 I destinatari sono persone ultrasessantacinquenni in condizioni di vulnerabilità, con ISEE sociosanitario non superiore a 40.000 euro e valutazione multidimensionale con punteggio pari o superiore a 70.
🗓️ Il bando sarà aperto fino al 2 novembre 2024 e le domande potranno essere presentate presso gli sportelli dedicati delle Aziende ULSS.
Per maggiori dettagli e per conoscere le sedi e gli orari degli sportelli, visita il sito di Azienda Zero e delle Aziende ULSS. 🌍 Non perdere questa opportunità!

💡 NUOVO CONTRIBUTO PER PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI IN VENETO 💡 📢

Da domani, 4 ottobre, sarà possibile presentare la domanda per un contributo economico dedicato alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie.
Il contributo, pari a 400 euro al mese per un massimo di ...un anno, è destinato a sostenere sia l’assistenza domiciliare che quella in struttura.
🔹 I destinatari sono persone ultrasessantacinquenni in condizioni di vulnerabilità, con ISEE sociosanitario non superiore a 40.000 euro e valutazione multidimensionale con punteggio pari o superiore a 70.
🗓️ Il bando sarà aperto fino al 2 novembre 2024 e le domande potranno essere presentate presso gli sportelli dedicati delle Aziende ULSS.
Per maggiori dettagli e per conoscere le sedi e gli orari degli sportelli, visita il sito di Azienda Zero e delle Aziende ULSS. 🌍 Non perdere questa opportunità!

DALLE AUDIZIONI DEI SINDACATI SUL CAPORALATO EMERGE LA DRAMMATICA FOTOGRAFIA DI UNA SCHIAVITÙ MODERNA

La settimana scorsa in Commissione Legalità, che presiedo, abbiamo ascoltato le organizzazioni sindacali per fare il punto sul fenomeno del Caporalato in Veneto.

Purtroppo, ...dalle audizioni emerge una realtà drammatica: migliaia di lavoratori, soprattutto stranieri, vengono sfruttati come nuovi schiavi, in particolare nel settore agricolo. Le attuali leggi non solo non li tutelano, ma spesso li spingono nelle mani dei caporali, che approfittano della loro vulnerabilità.

È evidente che la legge Bossi-Fini va modificata. Dobbiamo garantire ai lavoratori stranieri diritti e dignità, non una condizione di schiavitù moderna, una delle maggiori piaghe in Veneto.

DALLE AUDIZIONI DEI SINDACATI SUL CAPORALATO EMERGE LA DRAMMATICA FOTOGRAFIA DI UNA SCHIAVITÙ MODERNA

La settimana scorsa in Commissione Legalità, che presiedo, abbiamo ascoltato le organizzazioni sindacali per fare il punto sul fenomeno del Caporalato in Veneto.

Purtroppo, ...dalle audizioni emerge una realtà drammatica: migliaia di lavoratori, soprattutto stranieri, vengono sfruttati come nuovi schiavi, in particolare nel settore agricolo. Le attuali leggi non solo non li tutelano, ma spesso li spingono nelle mani dei caporali, che approfittano della loro vulnerabilità.

È evidente che la legge Bossi-Fini va modificata. Dobbiamo garantire ai lavoratori stranieri diritti e dignità, non una condizione di schiavitù moderna, una delle maggiori piaghe in Veneto.

IL CONSIGLIO VENETO APPROVA UNA LEGGE SUGLI APPOSTAMENTI DI CACCIA A RISCHIO INCOSTITUZIONALITÀ. CALPESTATE LE NORME EDILIZIE E PAESAGGISTICHE.

Il progetto di legge sui capanni di caccia approvato ieri in Consiglio regionale prevede delle norme che rischiano di superare il filo rosso ...dell’incostituzionalità.
Stiamo parlando di appostamenti di caccia ai piccoli passeriformi canori migratori (Tordo bottaccio, Tordo Sassello e Cesena) che di solito vengono realizzati nei boschi collinari e montani, quasi sempre in zone vincolate e protette da norme paesaggistiche e comunitarie come le aree della Rete Natura 2000 dell’UE.

La caccia da appostamento è la forma di caccia più vigliacca, vergognosa, disonorevole e immorale perché i cacciatori nascosti dentro ad un capanno di caccia, attirano gli uccelli migratori con l’inganno dei richiami vivi per poi fare delle carneficine dei poveri malcapitati.
I richiami vivi sono degli animali molto sfortunati, privati per sempre della libertà, ridotti a delle larve perché costretti a vivere in delle luride e sporche gabbiette, dove non riescono nemmeno ad aprire le ali e con mangiatoia e contenitore dell’acqua interno dove imbrattano tutto con le proprie feci.

La legge approvata in Consiglio consente attività che sono vietate ai comuni cittadini che per metterle in atto hanno bisogno di autorizzazioni specifiche delle autorità statali e regionali che si occupano di tutela di paesaggio e delle foreste.

Viene consentito a chi costruisce un appostamento (ricordo che si tratta di strutture di 12 metri quadri) lo sfalcio dell’erba, l’installazione di supporti metallici per le gabbiette dei richiami vivi, la potatura delle piante, il movimento terra, l’applicazione di rami sulle piante come posatoi dove sparare agli uccelli migratori selvatici.

Con una serie di emendamenti abbiamo tentalo di circoscrivere queste attività scritte con disposizioni passibili di interpretazioni applicative, ovvero scritti in materia poco chiara.

Ad esempio avevamo proposto che la potatura delle piante e lo sfalcio della flora salvaguardasse almeno le specie di flora prative, arbustive e gli alberi protetti in crescita nel sottobosco nel rispetto della legge regionale n.53 del 1974 e dalla direttiva Habitat dell’UE, la stessa cosa la abbiamo proposta per le potature degli alberi. Cio’ per salvaguardare la crescita di piante protette come certe specie di orchidee e alberi.

Inoltre avevamo proposto dei limiti di distanza dall’appostamento oltre i quali fosse vietato intervenire con sfalci indiscriminati, limiti in volume degli spostamenti terra, divieto di utilizzo di fili metallici che potessero danneggiare gli alberi (In aula durante il dibattito ho mostrato alcune foto di alberi protetti danneggiati dai supporti degli appostamenti e gabbie dei richiami vivi). Alcuni emendamenti prevedevano di inasprire le sanzioni amministrative in caso di violazione e dei dispositivi utili a mantenere in vita i tanti procedimenti penali in corso nati grazie ad una intensa attività di controllo da parte dei Carabinieri Forestali, molto attivi nel reprimere abusi che danneggiano l’ambiente, il paesaggio e i boschi delle colline e montagne venete.

Tutti gli emendamenti sono stati bocciati dimostrando come questa maggioranza oltre ad essere insensibile alla tutela dell’ambiente lo è pure nei confronti di importanti norme regionali, statali e comunitarie sulla tutela dell’ambiente.

Segnalo che in apertura dei lavori ai sensi dell’articolo 97 del regolamento del Consiglio regionale avevo sollevato la questione pregiudiziale nei confronti del progetto di legge perché: 1) invadeva le competenze statali: le autorizzazioni paesaggistiche sono di competenza dello Stato; 2) era imprecisa nella formulazione: non veniva definito quanto terreno potevano scavare, fino a che distanza tagliare gli alberi, quanti metri quadri potevano sfalciare, ecc. 3) era priva dei requisiti formali e procedurali: non era stato acquisito il parere obbligatorio del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) e non erano state fatte le audizioni delle associazioni di tutela ambientale. Questione pregiudiziale messa ai voti e bocciata con 10 voti a favore, 0 astenuti e 36 contrari.

Sulla questione dell’incostituzionalità ho letto in aula un recente parere del Ministero della Cultura – Soprintendenza di Verona, Rovigo e Vicenza, del 22 aprile scorso, indirizzato anche alla Regione Veneto, dove si sottolineava che la legge veneta sugli appostamenti viola le competenze dello Stato sia in materia edilizia che paesaggistica e non rispetta i principi della sentenza della Corte costituzionale n.139/2013 che dichiarò incostituzionale la legge veneta sugli appostamenti.

La legge è stata approvata con 33 voti a favore, 2 astenuti e 4 contrari.

Non mancherò di mandare una nota ai ministeri competenti per chiedere di proporre al consiglio dei ministri di impugnare la legge.

LE OLTRE 200 AGRESSIONI AL PERSONALE SANITARIO DELLA MARCA TREVIGIANA FANNO MALE ANCHE AD UNA SOCIETA’ CHE CREDE NEL VALORE UNIVERSALE DELLA SALUTE COME BENE COMUNE

Sono molto preoccupato per le oltre 200 aggressioni avvenute nell'ultimo anno nelle strutture dell'Ulss 2 di ...Treviso. Non possiamo più ignorare questo problema: dobbiamo proteggere chi lavora ogni giorno per la nostra salute e fermare l’emorragia di personale.

Negli ultimi anni, i medici e gli operatori sanitari sono stati sempre meno valorizzati, con poche gratificazioni e scarse possibilità di carriera. Questo ha creato un ambiente di sfiducia e tensione, che spesso sfocia in violenza. Serve quindi un lavoro culturale per restituire rispetto e dignità a chi opera nella sanità pubblica, insieme a misure di sicurezza immediate.

Inasprire le pene non basta. La Regione deve agire subito e aprire un confronto serio con operatori, sindacati e forze dell’ordine. Come presidente della Commissione Legalità, sono pronto a dare il mio contributo per affrontare questa emergenza.

LE OLTRE 200 AGRESSIONI AL PERSONALE SANITARIO DELLA MARCA TREVIGIANA FANNO MALE ANCHE AD UNA SOCIETA’ CHE CREDE NEL VALORE UNIVERSALE DELLA SALUTE COME BENE COMUNE

Sono molto preoccupato per le oltre 200 aggressioni avvenute nell'ultimo anno nelle strutture dell'Ulss 2 di ...Treviso. Non possiamo più ignorare questo problema: dobbiamo proteggere chi lavora ogni giorno per la nostra salute e fermare l’emorragia di personale.

Negli ultimi anni, i medici e gli operatori sanitari sono stati sempre meno valorizzati, con poche gratificazioni e scarse possibilità di carriera. Questo ha creato un ambiente di sfiducia e tensione, che spesso sfocia in violenza. Serve quindi un lavoro culturale per restituire rispetto e dignità a chi opera nella sanità pubblica, insieme a misure di sicurezza immediate.

Inasprire le pene non basta. La Regione deve agire subito e aprire un confronto serio con operatori, sindacati e forze dell’ordine. Come presidente della Commissione Legalità, sono pronto a dare il mio contributo per affrontare questa emergenza.

41 PERSONE A PROCESSO PER TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI NELLA PROVINCIA DI TREVISO È UN GRANDE PASSO IN AVANTI NELLA LOTTA ALLE ECOMAFIE.

"Ringrazio sentitamente la Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia per aver portato a processo 41 persone coinvolte nel traffico illecito di ...rifiuti nel Trevigiano. Questo è un segnale forte nella lotta contro le ecomafie, già radicate in Veneto e spesso favorite dall’abbandono di vaste aree industriali come gli oltre 11.000 capannoni vuoti presenti in tutta la Regione.

Come presidente della Commissione Legalità ho approfondito questo devastante fenomeno. Questi traffici illeciti causano inquinamento di terreni e acque contaminando, di conseguenza, anche gli alimenti delle nostre tavole, con danni enormi per ambiente e salute pubblica. È preoccupante quanto sia difficile smantellare queste organizzazioni criminali ma ancora una volta le intercettazioni si sono rivelate strumento essenziale per importanti risultati come questo.

È fondamentale che la Regione e gli enti coinvolti si costituiscano parte civile nei processi. Inoltre, invito i cittadini a vigilare e segnalare movimenti sospetti in queste zone. Serve anche accelerare la creazione di un sistema unico di banche dati per permettere agli inquirenti interventi più rapidi ed efficaci contro questi crimini.

41 PERSONE A PROCESSO PER TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI NELLA PROVINCIA DI TREVISO È UN GRANDE PASSO IN AVANTI NELLA LOTTA ALLE ECOMAFIE.

"Ringrazio sentitamente la Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia per aver portato a processo 41 persone coinvolte nel traffico illecito di ...rifiuti nel Trevigiano. Questo è un segnale forte nella lotta contro le ecomafie, già radicate in Veneto e spesso favorite dall’abbandono di vaste aree industriali come gli oltre 11.000 capannoni vuoti presenti in tutta la Regione.

Come presidente della Commissione Legalità ho approfondito questo devastante fenomeno. Questi traffici illeciti causano inquinamento di terreni e acque contaminando, di conseguenza, anche gli alimenti delle nostre tavole, con danni enormi per ambiente e salute pubblica. È preoccupante quanto sia difficile smantellare queste organizzazioni criminali ma ancora una volta le intercettazioni si sono rivelate strumento essenziale per importanti risultati come questo.

È fondamentale che la Regione e gli enti coinvolti si costituiscano parte civile nei processi. Inoltre, invito i cittadini a vigilare e segnalare movimenti sospetti in queste zone. Serve anche accelerare la creazione di un sistema unico di banche dati per permettere agli inquirenti interventi più rapidi ed efficaci contro questi crimini.

MARTEDI LA LEGGE VENETA PER CONSENTIRE AI CACCIATORI DI SPARARE PIU’ FACILMENTE AGLI UCCELLI MIGRATORI. VERGOGNA!!!

Lega e Fratelli d’Italia ormai legiferano sotto dettatura delle associazioni venatorie, questa volta porteranno una legge in Consiglio regionale martedì prossimo 1 ...ottobre per facilitare la caccia da capanno.

E’ la forma di caccia più vigliacca, vergognosa, disonorevole e immorale perché i cacciatori nascosti dentro ad un capanno di caccia, attirano gli uccelli migratori con l’inganno dei richiami vivi per poi fare delle carneficine dei poveri malcapitati.
I richiami vivi sono degli animali molto sfortunati, privati per sempre della libertà, ridotti a delle larve perché costretti a vivere in delle luride e sporche gabbiette, dove non riescono nemmeno ad aprire le ali e con mangiatoia e contenitore dell’acqua interno dove imbrattano tutto con le proprie feci.

La legge consentirà ai cacciatori di radere al suolo la flora dei boschi, tagliare gli alberi e addirittura movimentare il terreno, anche in aree vincolare e protette, il tutto senza le prescritte autorizzazioni di legge; inoltre si tenta di depenalizzare i reati ambientali con una ridicola sanzione pecuniaria e si agevolano le autorizzazioni degli appostamenti nelle aziende Faunistico venatorie.

Mi batterò con decine di emendamenti per affossare o quanto meno mettere i bastoni fra le ruote a questa barbarie che ritengo incostituzionale.

Resto comunque convinto che la caccia è un abominio da eliminare per sempre.