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Europee 2024

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Le mie idee a proposito di Salute

La sanità pubblica è un diritto

La sanità pubblica è patrimonio di tutti, un diritto fondamentale dei cittadini, che come tale va garantito. Basta imporre tagli al sistema sanitario per poi correre ai ripari quando ormai è tardi. Anche per questo l’emergenza sanitaria Covid-19 è una prova alla quale si è arrivati impreparati. Una regione inclusiva ha bisogno di una sanità universalistica, accessibile a tutti e difesa dall’assalto dei privati. Al Veneto serve un sistema socio-sanitario efficiente che elimini le liste d’attesa, riqualifichi i servizi di assistenza per i non autosufficienti e verso la fragilità, investa in ricerca e prevenzione.

Una regione europea coglie opportunità

L’esperienza del Covid-19 ha insegnato che le difficoltà si possono superare solo attraverso la solidarietà. Un principio che deve valere per le comunità locali, tra gli Stati e fino alle maggiori istituzioni europee. Un Nord Est più europeo può dare molto, può contribuire alla costruzione di un’Europa più snella ed efficiente, più vicina ai Paesi membri e ai territori, con stesse regole e pari opportunità. Come lo sono le centinaia di miliardi di euro messi a disposizione dall’Unione Europea per il Green New Deal: risorse economiche per affrontare l’emergenza climatica, rilanciare e rinnovare il sistema produttivo verso la sostenibilità, per la tutela dell’ambiente, della salute e per creare nuovi posti di lavoro.

Effetti di siti industriali inquinanti

L’attività di siti industriali altamente inquinanti, come inceneritori e cementifici, costituisce un rischio per la popolazione e le colture della zona. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare EFSA deve impegnarsi per determinare eventuali rischi concreti e stabilire regole rigide come una distanza minima di queste strutture dai luoghi abitati o dai terreni coltivati in vista di una loro definitiva chiusura (inceneritori) e razionalizzazione (cementifici).

Gestione razionale dei rifiuti

Una corretta e moderna gestione del rifiuto, oltre a tutelare l’ambiente preserva anche la salute umana. Discariche e inceneritori rispondono ad una logica sorpassata che vedeva il rifiuto come un qualcosa da eliminare invece che come una risorsa. Gli effetti negativi di discariche e inceneritori sulla salute umana sono accertati da studi scientifici internazionali. L’Unione europea deve mettere in campo una strategia comunitaria che preveda il passaggio graduale obbligatorio a forme di gestione sostenibile.

In difesa del latte materno

Il latte materno è ancora oggi minacciato da agenti tossici ambientali come diossine, policlorobifenili, pesticidi, metalli pesanti e altri agenti altamente inquinanti. Per proteggerlo c’è bisogno di un adeguato biomonitoraggio, un più stringente controllo degli impianti inquinanti fonti di diossine, per i quali non esistano al momento alternative, l’abbandono di pratiche evitabili ed altamente inquinanti quali l’incenerimento di rifiuti e infine l’istituzione di un marchio dioxin free.

Etichette alimentari chiare

Il consumatore deve disporre di indicazioni nutrizionali chiare e trasparenti sui prodotti alimentari in modo da poter fare la scelta migliore al supermercato per la propria salute e quella della propria famiglia. Queste indicazioni devono essere cristalline e contenere tutti gli elementi rilevanti ad una dieta sana e nutriente.

Eliminazione pesticidi in agricoltura

L’utilizzo dei pesticidi in agricoltura deve essere limitato al massimo e, tutte le volte che sia possibile, eliminata con tecniche biologiche e naturali. Alcuni pesticidi scientificamente pericolosi per la salute umana e animale (come i neonicotinoidi) devono essere banditi in tutta Europa.

Campi elettromagnetici

L’influsso dei campi elettromagnetici sulla salute umana, ancora tutto da esplorare, non deve essere sottovalutato. Importanti studi internazionali hanno, ad esempio, rivelato i rischi connessi all’utilizzo prolungato del cellulare senza auricolare. L’Unione europea deve approfondire la materia con studi e ricerche, e nel frattempo predisporre standard precauzionali di esposizione a questi campi. Lo stesso discorso vale per i grandi elettrodotti a cielo aperto. Queste condutture devono essere interrate per ridurre la loro incidenza sulla popolazione.