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Zanoni: «La sentenza per il maneggio lager di Vigonza (PD) è troppo leggera»

Il Tribunale di Padova ha condannato a 4 mesi di arresto, pena sospesa, e al risarcimento la custode del maneggio lager di Vigonza (PD), dove hanno trovato la morte per stenti due cavalle. Gli altri due coimputati sono stati assolti. L’Eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: « È stata comminata una pena irrisoria a chi ha condannato a morte due cavalle e se non fossero intervenute le Guardie della LAC, il bilancio degli animali morti sarebbe stato ancora più pesante»

 

Lunedì 11 marzo 2013, il Tribunale di Padova ha condannato a quattro mesi d’arresto Alessia Baldisseri, la custode giudiziale di cinque cavalli. La pena è stata sospesa subordinandola al pagamento di quanto stabilito entro 60 giorni dalla data in cui la pronuncia diventerà definitiva. L’imputata dovrà pagare solo un risarcimento rispettivamente di 6 mila e 2 mila euro alla Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC) e all’Associazione Protezione Animali Natura Ambiente (ANPANA) e versare 5 mila euro come anticipo sul risarcimento ai proprietari dei cavalli. La quantificazione del risarcimento complessivo è stata rimessa al giudice civile in separato giudizio.

 

Lo stesso Tribunale ha assolto Ermanno Zotti, il marito di Baldisseri e proprietario del terreno in cui si trovava il ricovero per i cavalli, e il cognato Paolo Zotti. Secondo il giudice, non sarebbe stata provata la loro responsabilità.

 

Aspetto ancor più grave della vicenda giudiziaria è stata la derubricazione del reato da delitto, previsto per chi cagiona una lesione a un animale per crudeltà o senza necessità a norma dall’articolo 544 ter del Codice Penale aggravato dalla morte dell’animale, a reato contravvenzionale previsto dal 727 secondo comma del Codice penale. Vale a dire che Baldisseri è stata condannata per detenzione di animali incompatibile con la loro natura, un comportamento meramente negligente di carattere colposo punito appunto con una contravvenzione.

 

I cavalli erano stati trovati dalle Guardie Zoofile del nucleo di Padova della LAC, in un maneggio a Pionca di Vigonza (PD) denutriti e intrappolati nel fango. I fatti risalgono al 5 gennaio 2010. L’intervento e la denuncia dei volontari dell’associazione animalista, hanno permesso di salvare tre cavalle. Una era stata rinvenuta morta di stenti, immersa nel fango fino alla pancia e intrappolata dai suoi stessi escrementi da giorni.

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «Una pena troppo leggera rispetto alla gravità dei fatti contestati. Sono sempre più frequenti i casi di maltrattamento che vengono scoperti, con particolare riferimento ai cavalli che, troppo spesso e per le cause più disparate, vengono  lasciati morire di fame nell’abbandono totale come è capitato nemmeno una settimana fa a Santarcangelo di Romagna (RN). Anche in quel caso, grazie alle Guardie volontarie dell’ANPANA, coordinate dal Corpo Forestale dello Stato, sono stati trovati nove cavalli ridotti pelle e ossa, sdraiati a terra senza più la forza di sollevare la testa, affamati e assetati, pieni di acari, ammalati e immersi nel loro sterco ». 

 

Ad essere particolarmente amareggiato dalla vicenda è il Capo Nucleo delle Guardie LAC di Padova, Luca Zampieri, che ha affermato: «Nel processo si sono succeduti addirittura quattro Pubblici Ministeri ed è stato proprio l’ultimo Pm a chiedere di derubricare il reato da delitto a contravvenzione, con la conseguenza di aver assistito alla pronuncia di una pena ridicola. La stessa accusa ha chiesto l’assoluzione dei due coimputati. È stato un processo che ci ha lasciati delusi su tutti i fronti. Oltre alla beffa c’è poi anche il danno: la LAC, a fronte di un anno di spese di mantenimento per i cavalli sequestrati per un ammontare di oltre 15 mila euro, è stata risarcita con soli 6 mila euro».

 

«Nonostante l’amarezza per la lievità della pena e per come si è conclusa la vicenda – ha concluso Zanoni – voglio  fare i complimenti alle Guardie della LAC, che hanno scoperto questo ennesimo caso di abbandono e maltrattamento di animali. Il loro impegno e la loro dedizione hanno permesso comunque di salvare la vita di tre animali».

 

 

BACKGROUND

Gli animali avevano come riparo una piccola tettoia aperta su tutti i lati, con traverse taglienti e arrugginite che ferivano gli animali ogni volta che cercavano di avvicinarsi al cibo, dalle dimensioni insufficienti per consentire l’adeguato ricovero di tutti.

 

La vicenda del maneggio-lager era finita nel tiggì satirico “Striscia la Notizia” ed era stata scoperta dallo stesso proprietario degli animali quando gli venne comunicata la notizia della morte di due dei cinque cavalli, prima Pallas, poi Music, deceduti rispettivamente il 24 novembre 2009 e il 5 gennaio 2010 per denutrizione e per una serie di patologie aggravate dall’abbandono.

 

Gli altri animali vivevano immersi nella melma e senza cure tanto che un esemplare, ammalato a un occhio, ha perduto la vista. In più fu accertato che, per mesi, gli animali erano rimasti senza cibo e senz’acqua nonostante, in virtù dell’incarico di custode giudiziale, Baldisseri avesse il compito di prendersi cura delle cavalle, sottoposte a sequestro nell’ambito di un procedimento di sfratto per morosità a carico del proprietario.

 

 

 

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