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Caccia in deroga e roccoli. Zanoni (Pd): “La Regione vuole riaprire attività illegali. Azione da stroncare, pronto ad attivarmi a livello europeo”.

(Arv) Venezia 29 apr. 2024 – “La richiesta rivolta dalla Regione all’Ispra di attivare la caccia in deroga per una serie di specie protette dalla Direttiva Uccelli e di riaprire gli impianti di cattura dei richiami vivi, i cosiddetti roccoli, rappresenta un nuovo attacco, alla biodiversità europea. Nel 2013 la mia azione in veste di parlamentare europeo consentì di bloccare queste attività che duravano da più di dieci anni.. Ma adesso ci risiamo: sono pronto a riprendere la battaglia”.

A dirlo il consigliere regionale del Pd Veneto, Andrea Zanoni candidato al Parlamento europeo per le elezioni dell’8 e 9 giugno.

“Undici anni fa, da una serie di interrogazioni e incontri tenuti con vari funzionari dell’Ue, scaturì la decisione dell’allora Commissario all’Ambiente, Janez Potočnik, di avviare una procedura di infrazione se non si sarebbero fermate le cacce in deroga a Fringuello, Peppola e Pispola e l’uccellagione con le reti nei roccoli praticate in Veneto e non solo che ora il Veneto e la Lombardia intendono riaprire. Il tutto con in più una diffida del ministro per gli affari con l’Europa. Un’azione che costrinse il Consiglio regionale a desistere. Anche perché nel frattempo, dopo una mia interlocuzione, lo stesso procuratore capo della Corte dei Conti si rese disponibile ad avviare se necessario un procedimento per ipotesi di danno erariale nei confronti di coloro che avrebbero approvato l’ennesima legge sulle cacce in deroga. Adesso vigilerò su questo nuovo tentativo e in caso di una mia rielezione al Parlamento europeo, attiverò tutte le procedure per stroncare la riapertura di queste attività a tutti gli effetti illegali”.

 

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