Mercoledì 19 giugno, l’eurodeputato del gruppo ALDE Andrea Zanoni ha scritto al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, proponendo una soluzione per non arrivare all’aumento dell’IVA al 22%: «Un’unificazione di tutte le Forze dell’Ordine produrrebbe un incremento di liquidità pubblica che darebbe un considerevole aiuto, senza dover licenziare i dipendenti. Questo porterebbe maggiore efficienza e aprirebbe alla possibilità di reperire delle risorse evitando così l’aumento dell’IVA»
Mercoledì 19 giugno 2013, l’eurodeputato Andrea Zanoni del gruppo ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici Europei) ha scritto al Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni per scongiurare l’imminente aumento dell’IVA che salirebbe al 22%. L’europarlamentare non si è limitato a chiedere di evitare il provvedimento, ma ha indicato anche dove potrebbero essere reperite le risorse.
«La devastante situazione economica che ha messo in ginocchio il nostro Paese è un’incognita affliggente, che non pare avere soluzioni imminenti – ha affermato Zanoni – Come uomo politico, comprendo il senso di impotenza che può attraversare chi, al governo di un Paese, non riesce a dare quello che il Popolo richiede. Un aumento dell’IVA al 22% sarebbe debilitante per l’economia dell’Italia ed i benefici sarebbero azzerati da un raffreddamento ulteriore dei consumi, con i nefasti effetti ormai ben noti».
Il 12 novembre 2012, l’eurodeputato Andrea Zanoni ha organizzato a Treviso la conferenza dal titolo “Forze di polizia in Italia e loro razionalizzazione”. Alla serata hanno partecipato Fabio Malaspina, segretario regionale del SILP (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia) della CGIL, Giovanna Gagliardi, segretario provinciale SILP Treviso, Giordano Sartori, segretario provinciale SILP Venezia e Michela Vincenzi, delegata CGIL funzione pubblica UEPE (Uffici Esecuzione Penale Esterna) di Venezia.
«Le condizioni in cui versa il Paese impongono delle scelte forti e ragionate nell’interesse dei Cittadini italiani, non è più possibile praticare tagli lineari alla spesa pubblica come hanno effettuato i governi Monti e Berlusconi – ha proseguito Zanoni -. Alla luce degli elementi emersi dalla conferenza a Treviso mi sembra che sia giunto il momento di iniziare a valutare concretamente la possibilità di unificare tutte le Forze dell’Ordine. Tramite quest’operazione si potrebbe avere un’ottimizzazione dell’impiego del personale, nonché risparmi su sedi, affitti, energia elettrica, acqua, telefono, riscaldamento, forniture di automezzi ed impianti, uniformi. Una gestione anacronistica delle Forze dell’Ordine non è più sostenibile sia a livello di costi che di efficienza. Servirebbe invece un’informatizzazione proficua e capillare degli Organi di Polizia Giudiziaria, oltre ad una riforma delle Forze militari che dia meno rilievo agli iter burocratici a vantaggio di quelli operativi. Tale soluzione darebbe quindi la possibilità di trovare delle risorse evitando così l’aumento dell’IVA al 22%».
All’indomani della conferenza di novembre, Zanoni ha sottolineato la grave situazione di disagio in cui da anni sono costrette a lavorare le Forze dell’Ordine e ha indicato quali dovrebbero essere gli interventi più urgenti da mettere in campo per procedere ad una riorganizzazione del sistema. «Attualmente le Forze di Polizia presenti in Italia non consentono un’organizzazione efficace, efficiente e sinergica utile al presidio del territorio. Stando agli ultimi dati resi disponibili dal SILP della CGIL ci troviamo di fronte a 311 mila 606 uomini per le cinque Forze di Polizia nazionali, che tradotto significa un solo agente ogni 180 abitanti. Le risorse umane, poi, sono frammentate: esistono 25 corpi, dalla Polizia di Stato a quella Mortuaria, passando ai privati e a quelli locali, per un totale di circa 550 mila unità. Non si può andare avanti in questo modo: serve una riforma che punti alla concretezza e che porti a rafforzare la presenza delle Forze dell’Ordine sulle strade a livello operativo. Si potrebbero risolvere due questioni cruciali con un’unica decisione».
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