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Stoppato il superelettrodotto Dolo – Camin.

Con sentenza depositata il 10 giugno 2013, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da 185 cittadini e dai Comuni di Vigonovo (PD), Saonara (PD), Stra (VE), Camponogara (VE), Dolo (VE) e Fossà (VE) ed ha bloccato i lavori per l’elettrodotto da 380.000 Volt “Dolo-Camin” lungo l’asse idroviario Padova – Venezia. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Complimenti ai cittadini, ai Comitati per l’Ambiente ed il Territorio e agli Amministratori locali, che hanno condotto questa battaglia e portato a casa un grande risultato che permette di tutelare salute e paesaggio»

 

Con la sentenza 3205, depositata lunedì 10 giugno 2013, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da 185 cittadini e dai Comuni di Vigonovo (PD), Saonara (PD), Stra (VE), Camponogara (VE), Dolo (VE) e Fossà (VE) ed ha bloccato i lavori per la realizzazione dell’elettrodotto da 380.000 Volt “Dolo-Camin” lungo l’asse idroviario Padova-Venezia.

 

La realizzazione dell’elettrodotto da 380.000 Volt Dolo-Camin è stata bocciata dal Consiglio di Stato perché “il parere positivo del Ministero dei Beni culturali sull’impatto dell’opera non è stato adeguatamente motivato”.

 

Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto i ricorsi contro la realizzazione dell’opera presentati da cittadini, sindaci e Comitati per l’Ambiente e il Territorio (CAT) della Riviera del Brenta. Sono state annullate le sentenze pronunciate dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, che avevano respinto i ricorsi presentati contro Terna Spa, contro il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dello Sviluppo Economico e contro la Regione Veneto.

 

Ora, la società Terna Rete Italia Spa, per proseguire, dovrà presentare un nuovo progetto che rispetti l’aspetto paesaggistico dei luoghi attraversati dalla linea elettrica. Il Collegio giudicante ha annullato anche il decreto di Valutazione d’Impatto Ambientale della Regione e le autorizzazioni a costruire e all’esercizio dell’elettrodotto.

 

La sentenza era attesa dallo scorso 30 aprile, giorno del dibattimento, ma sono stati necessari 40 giorni perché il Presidente della Sesta Sezione del Consiglio di Stato, Giuseppe Severini, depositasse il dispositivo.

 

Per sindaci e CAT, la sentenza del Consiglio di Stato è definitiva, mentre la società Terna ha fatto sapere con una nota che “la realizzazione degli interventi sulla rete elettrica tra Padova e Venezia è stata sospesa perché il parere positivo del ministero dei Beni culturali sull’impatto dell’opera non è stato adeguatamente motivato. A causa di un vizio di forma nella motivazione della positività di uno dei numerosi pareri previsti dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, dunque, Terna è costretta a mettere in sicurezza i cantieri fin da subito e sospendere i lavori”.

 

Il progetto dell’elettrodotto aereo “Dolo-Camin” da 380.000 Volt prevedeva tralicci alti anche 60 metri a ridosso di centri abitati della Riviera del Brenta e a edifici di grande valore storico come Villa Sagredo a Vigonovo. Cittadini e CAT, fin dall’inizio della loro battaglia, hanno chiesto l’interramento della linea.

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI, Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «Si tratta di un’opera dall’impressionante impatto ambientale, che considera l’asse idroviario Venezia – Padova semplicemente un corridoio di attraversamento sul quale disegnare infrastrutture e insediamenti devastanti e inutili. Il Consiglio di Stato ha bloccato uno scempio paesaggistico e ha ristabilito la legalità. Alla luce della sentenza, dovrà essere rimesso in discussione un progetto scellerato. Rimarrò al fianco dei cittadini e dei loro Amministratori, ai quali voglio fare i compimenti per la tenacia con la quale hanno raggiunto un’importante risultato. È inconcepibile anche solo ipotizzare la realizzazione dei nuovi tralicci previsti, svettanti per una sessantina di metri e quindi visibili da chilometri di distanza. Inoltre è anche a rischio la salute pubblica visto che, dai dati resi noti dai Comitati, i campi elettromagnetici generati dal nuovo elettrodotto ad altissima tensione sarebbero enormemente superiori rispetto alle attuali linee elettriche a bassa e media tensione che passano per esempio nel territorio del comune Saonara. Bisogna ora restare in massima allerta per evitare che qualcuno tramite un semplice documento rimetta in gioco questo elettrodotto».

 

 

BACKGROUND

 

Zanoni, sempre in tema di elettrodotti in Veneto, è recentemente intervenuto per l’altro elettrodotto da 380.000 Volt di Terna Spa, il cosiddetto Scorzé-Volpago, lungo 34 chilometri e che, da progetto, dovrebbe attraversare i comuni veneziani di Scorzè e Martellago e quelli trevigiani di Istrana, Morgano, Paese, Ponzano, Povegliano, Quinto, Trevignano, Treviso, Zero Branco e Volpago. Il tracciato dovrebbe attraversare il delicato Parco del Sile, andando inevitabilmente ad interferire con il prezioso ecosistema di un’area inserita nella Rete Natura 2000.

 

La società Terna Rete Italia conta di concludere per la fine di questo mese di giugno la concertazione con gli enti locali per condividere la fascia di fattibilità entro cui collocare il tracciato “Trasversale in Veneto” e la stazione elettrica di Volpago del Montello (TV). La vicenda è iniziata nel 2006 e ha visto anche la raccolta di 5.000 firme contro la realizzazione del progetto dell’elettrodotto.

 

L’opera “Dolo – Camin” consiste nell’installazione di 24 chilometri di nuove linee ad alta potenza (380.000 Volt) per mettere in collegamento le centrali veneziane di Fusina e Marghera con le aree di smistamento di Padova. Il Consiglio di Stato, con la sentenza 3205/2013, ha sospeso i lavori per un vizio di forma: il Ministero per i Beni e le attività Culturali (MIBAC) non ha infatti presentato correttamente la documentazione necessaria per dare il via ai lavori.

 

 

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