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Panevin, Zanoni (PD): “Ad Arcade si verificarono fatti di doppia gravità: ambientale e di pessimo esempio da parte di Zaia”.

“Dalla risposta dell’assessore all’Ambiente, abbiamo avuto la conferma della gravità di quanto è accaduto lo scorso gennaio con il Panevin che si tenne ad Arcade e che venne puntualmente denunciato. Una gravità doppia: da un lato il fatto che, in piena fase di allerta arancione stabilita da Arpav e malgrado i pediatri raccomandassero, soprattutto per i bambini e gli anziani, di non svolgere attività all’aperto, venne bruciato un falò di circa 500 metri cubi che per vari giorni rese irrespirabile l’aria, come i residenti ebbero modo di segnalare. Contemporaneamente, il presidente della Regione si rese protagonista di un gesto irresponsabile: accendendo quel falò, Zaia andò contro ogni normativa europea, dello Stato, e pure contravvenne ad una sua stessa deliberazione che vietava ogni deroga”.
 
A dirlo, il consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, dopo la discussione in aula di una sua interrogazione relativa ai fatti del 5 gennaio scorso, in occasione del cosiddetto Panevin presso la località trevigiana. 
 
“Investiamo soldi dello Stato e dell’UE per combattere l’inquinamento e poi arriva Zaia che invece di dare il buon esempio ai cittadini, butta tutto all’aria, contribuendo a peggiorare la situazione: altro che buon padre di famiglia. Ci sono sindaci che coscienziosamente si sono fatti in quattro per evitare di inquinare, sostituendo i falò con giochi di luci, rispettando il divieto di deroga anche per i piccoli fuochi. Gli amministratori e i politici dovrebbero essere sempre esemplari, altrimenti si concedono a tutti i cittadini facili alibi per pessimi comportamenti. Zaia, gravemente, non lo ha fatto”.
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