“La procedura per la valutazione di impatto ambientale per un progetto del genere deve essere fatta: bisogna valutare gli impatti sull’ambiente di questo importante ampliamento”. A dirlo il consigliere regionale del Partito Democratico e candidato alle elezioni europee nel collegio Nord Orientale Andrea Zanoni, riferendosi al progetto di ampliamento della cava di Borgo Busco, nel territorio del Comune di Spresiano, in provincia di Treviso.
“Se sarò eletto in Parlamento Europeo depositerò un’interrogazione al commissario all’Ambiente, sottoponendo alla Commissione dell’Unione Europea questo problema, chiedendo che venga rispettato il diritto comunitario – afferma Zanoni -. Secondo quanto previsto dai tecnici della Regione Veneto, il progetto di ampliamento della cava di Borgo Busco non deve essere assoggettato alla procedura di Via, come invece chiederebbe tra l’altro anche il Comune di Spresiano. In sostanza, l’ampliamento consentirebbe alla ditta proprietaria della cava di scavare in un’area di circa 14mila metri quadrati originariamente destinata a fascia di rispetto, recuperando materiale ghiaioso per circa 380mila metri cubi, rinunciando a scavare nel punto dove sono presenti gli impianti della cava per la lavorazione di inerti, calcestruzzo, produzione di asfalti e recupero di rifiuti non pericolosi. Il diritto comunitario prevede però che ogni intervento che potrebbe deturpare l’ambiente debba essere sottoposto alla procedura di valutazione di impatto ambientale, una norma che conosco bene essendone stato relatore per il Parlamento Europeo, adottando la procedura del trilogo proprio per la nuova direttiva sulla valutazione ambientale del 2014. Ritengo imprescindibile il rispetto di una corretta procedura, ne va della tutela di un territorio, quella della provincia di Treviso, già profondamente deturpato da decenni di attività estrattiva”.