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Giovane labrador freddato da un cacciatore a Lonigo (VI)

Zanoni: “subito indagini per individuare il deliquente”

 

Domenica mattina, il labrador di 2 anni Mozart è stato ucciso da una fucilata mentre passeggiava nei prati di proprietà della sua padrona, che gli stava accanto insieme ai nipotini e alla loro mamma. L’Eurodeputato IdV Andrea Zanoni ha affermato: «Questi delinquenti vanno fermati. Chi spara a tutto perfino in mezzo ai bambini è un pericolo pubblico. Perché non arrivano le condanne di Stival e Zaia a gesti come questi?».

Domenica scorsa 18 novembre, alle 10.45, una fucilata partita da un fucile di un cacciatore ha raggiunto Mozart, un cucciolotto di Labrador di soli due anni. Il cagnolone stava passeggiando in via Monte Palù, a Lonigo (VI), sui terreni della sua proprietaria, Marcella Toffano. Assieme a Mozart c’erano l’altro cane di casa, la stessa Toffano con la figlia e i suoi tre nipotini, bambini di appena 4, 6 e 8 anni.

Il proiettile ha causato una gravissima ferita all’addome dell’animale, con la fuoriuscita degli organi interni. La scena ha traumatizzato i tre bambini che sono stati subito accompagnati a casa e che ora sono preda di incubi perchè scioccati dalla tragica fine del loro amico a quattro zampe.

Mozart è stato immediatamente accompagnato dal veterinario che, però, non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Dal referto compilato dallo stesso medico e dalle radiografie allegate, risulta che il cane è morto per la devastante ferita provocata dai pallini di un fucile da caccia. La figlia di Marcella Toffano ha già denunciato il fatto ai dei Carabinieri di Lonigo.

Andrea Zanoni, Eurodeputato dell’Italia dei Valori e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento Europeo è intervenuto subito per non lasciare sola una famiglia sotto shock: «Ho telefonato alla stazione dei Carabinieri di Lonigo e il Maresciallo Biagio Lettieri mi ha assicurato che sono in corso indagini per risalire al responsabile di questo gesto criminale. Chi ha premuto il grilletto è un delinquente che va fermato al più presto. Non è possibile finire in una sparatoria di caccia appena fuori dall’uscio di casa, passeggiando sul proprio terreno. Chi spara a tutto quello che si muove senza porsi il minimo scrupolo anche in mezzo ai bambini è un pericolo pubblico. Gentaglia del genere, che imbraccia il fucile anche tra i bambini e spara ad un cucciolotto indifeso andrebbe arrestata e messa in carcere».

Dall’apertura della stagione venatoria fino a domenica 18 novembre, l’Associazione Vittime della Caccia ha conteggiato 3 bambini morti per incidenti di caccia su un totale di 20 morti e 70 feriti. «In uno Stato civile, per casi del genere dovrebbe essere bloccata immediatamente la caccia in tutta la zona, almeno fino all’individuazione di questi figuri. Mi chiedo perché di fronte a casi come questo non intervengano mai con palesi condanne il Governatore Veneto Luca Zaia e il suo Assessore alla Caccia Daniele Stival che in questi anni hanno fatto una lunga serie di regali ai cacciatori tramite troppe delibere e leggi loro favorevoli».

 

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