L’eurodeputato Andrea Zanoni appoggia l’iniziativa del 1 febbraio “Cibo Sano per Tutti – Diciamo No agli OGM”. “Sto lavorando a Bruxelles per fermare l’invasione OGM e proteggere i piccoli coltivatori diretti. L’Italia faccia sentire la sua voce in Europa”
“Appoggio con la massima convinzione l’iniziativa “Cibo Sano per Tutti – Diciamo No agli OGM”. In Europa sto facendo tutto il possibile affinché gli OGM non finiscano sulle nostre tavole e i piccoli coltivatori non siano sacrificati sull’altare degli interessi delle grandi multinazionali come la Monsanto”. Lo afferma l’eurodeputato PD Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo.
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Al di là delle belle parole e delle spremute di intenzioni di molti politici in Italia, la vera partita sugli OGM e l’agricoltura biologica si sta giocando in Europa. Lo scorso 16 gennaio al Parlamento europeo siamo riusciti a bloccare il mais OGM della Pioneer ma non è finita qua. Il prossimo 11 febbraio il governo italiano dovrà far sentire la propria voce a Bruxelles per cestinarlo definitivamente e proteggere i consumatori italiani da sempre contrari al transgenico”, spiega Zanoni.
“Anche l’agricoltura biologica e i piccoli produttori hanno bisogno di sostegno nei fatti e non a parole. Proprio ieri in commissione ENVI abbiamo evitato la messa al bando del libero scambio di semi e l’appesantimento dell’intera filiera da oneri amministrativi ed economici rigettando la proposta di regolamento di materiale riproduttivo vegetale della Commissione europea”, aggiunge l’eurodeputato.
“Ben vengano quindi iniziative genuine e sincere come quella di domani volte a proteggere l’agricoltura italiana e la sua unicità nel mondo. I nostri coltivatori e i consumatori italiani hanno bisogno di una barriera politica che li difenda dal pericoloso attacco delle multinazionali delle biotecnologie che stanno cercando di rigirare i regolamenti internazionali a loro vantaggio. A Bruxelles sto lavorando su più fronti affinché questo non avvenga. Per quanto riguarda gli OGM, invito ancora una volta il Governo italiano a regolamentare definitivamente la questione e far sentire la sua voce in Europa, dove quella dei Paesi pro transgenico come la Gran Bretagna si sente forte e chiara. I decreti di divieto temporaneo, addirittura senza sanzioni, servono solo a rimandare la soluzione di un problema che merita la massima attenzione e serietà politica”, conclude l’eurodeputato.
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