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Bracconaggio a uccelli e animali in via d’estinzione, Zanoni chiede l’intervento Ue

Andrea Zanoni (IdV) presenta un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare i recenti gravi casi di bracconaggio in tutta Italia a specie di uccelli e mammiferi rari e in via d’estinzione. “Cultura diffusa del bracconaggio e scarsi controlli delle autorità. Ci vuole il pugno pesante”

 

“L’Ue intervenga duramente nei confronti dell’Italia per contrastare i ripetuti e gravissimi casi di bracconaggio ai danni di uccelli e mammiferi rari, protetti e addirittura in via d’estinzione”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e vice presidente dell’Intergruppo Benessere degli animali al Parlamento europeo, con un’interrogazione alla Commissione europea che chiede il rispetto delle direttive Ue “Uccelli” ed “Habitat”.

 

Zanoni: “I recenti casi di caccia illegale, come l’abbattimento del falco biancone Pilar nello stretto di Messina il 2 novembre, testimoniano non soltanto la preoccupante diffusione di episodi di bracconaggio criminale, da nord a sud della penisola isole comprese, ma anche un lassismo nei controlli preventivi e nella repressione da parte delle autorità italiane. Per questo chiedo alla Commissione europea di prendere i dovuti provvedimenti come previsto dal diritto comunitario”.

 

BACKGROUND

 

Nei soli due mesi di settembre e ottobre 2012 in Italia, a seguito dell’apertura della stagione venatoria, si sono registrati gravissimi atti di caccia illegale nei confronti di specie di mammiferi ed uccelli protetti, rarissimi o in via di estinzione1.

Solo a titolo esemplificativo in Sardegna sono stati uccisi due Fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) e un Cigno nero (Cygnus atratus). In Sicilia e’ stato ucciso Pilar, un Biancone (Circaetus gallicus) protagonista di un ambizioso progetto di monitoraggio con telemetria satellitare2 ed una Cicogna bianca (Ciconia ciconia). In Liguria ed in Campania sono stati abbattuti alcuni Sparvieri (Accipiter nisus), in Calabria un Falco di palude (Circus aeruginosus) ed un Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), mentre in Puglia una Poiana (Buteo buteo) ed un Assiolo (Otus scops). In Toscana sono stati uccisi rapaci delle specie Sparviere (Accipiter nisus), Smeriglio (Falco columbarius), Lodolaio (Falco subbuteo), Poiana (Buteo buteo), Gufo (Asio otus), Falco di Palude (Circus aeruginosus) e addirittura due esemplari di Ibis eremita (Geronticus eremita) del progetto Waldrappteam3 uno dei quali, Goja, era considerato il cavallo di battaglia dell’intero progetto essendo il primo Ibis eremita ad aver compiuto tra il 2011 e il 2012 autonomamente la migrazione, imparata da giovane, da Burgahausen in Baviera (Germania) all’oasi WWF di Orbetello (GR) in Italia4. Due esemplari di lupo (Canis lupus) sono stati uccisi nelle Marche, mentre un terzo e’ stato ucciso in Veneto.

 

Nel febbraio 2012, Zanoni aveva presentato un’altra interrogazione parlamentare per chiedere alla Commissione europea di fermare la caccia incontrollata all’Ibis eremita e ad altre specie rarissime. Gli ultimi casi di abbattimento di Ibis risalgono all’ottobre scorso nei cieli della Toscana, i due esemplari facevano parte del progetto “Waldrappteam” che si occupa del recupero e della reintroduzione in natura dell’Ibis (Geronticus eremita), una specie ormai estinta in Europa e inserita nella lista rossa dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN).

 

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

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