ANDREA

ZANONI

Europee 2024

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1 anno in Europa per la nostra salute, l’ambiente e il benessere degli animali

Dopo un anno al Parlamento europeo, è arrivato il momento di fare un primo bilancio. Sempre presente a Bruxelles e Strasburgo, più di cento interrogazioni presentate, sempre in prima fila per difendere salute, ambiente e animali. E questo perché sono convinto che lavorare bene a Bruxelles vuol dire influire in processi legislativi che poi regolano la vita di tutti noi. Per questo ho promesso che sarò sempre la voce in Europa di chi vuole difendere l’ambiente, gli animali e la nostra salute.

 

Cade in questi giorni il mio primo anniversario al Parlamento europeo da quando sono subentrato il 12 settembre 2011 al posto di Luigi de Magistris, eletto sindaco di Napoli. Al Parlamento europeo sono membro della commissione ENVI Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare e vice presidente dell’intergruppo Benessere degli animali. Devo dire con onestà di essere soddisfatto del bilancio del primo anno di attività. L’Europa si è rivelata più sensibile alle istanze ambientali e alla tutela degli animali più di quanto lo siano, purtroppo, molte amministrazioni italiane. Tuttavia anche a Bruxelles il lavoro da fare per avere un’Europa più pulita e sicura per la nostra salute e per l’ambiente è ancora tanto.

 

Lo scorso giugno sono risultato primo nella classifica delle presenze dei deputati italiani redatta da Vote Watch e primo anche tra tutti i deputati del gruppo ALDE (di cui fa parte IdV). Nel primo anno di attività ho presentato ben 114 interrogazioni parlamentari su tematiche ambientali, della salute, riguardanti la protezione degli animali, i diritti civili e il lavoro. Numerose le denunce di mancata attuazione delle direttive europee in materia di tutela degli uccelli, delle risorse idriche, del rispetto del suolo e della qualità dell’aria. Le mie denunce sull’illegittimità della caccia in deroga in alcune regioni italiane, in primis in Veneto, hanno contribuito alla messa in mora dell’Italia nel novembre 2011 e alle sollecitazioni della Commissione europea affinché non si ripetano le stesse violazioni.

 

Sono stato anche uno dei cinque promotori della dichiarazione scritta che chiede all’Ue l’introduzione di un limite massimo di 8 ore per il trasporto di animali vivi in Europa.. Ho promosso e aiutato in prima persona la raccolta di un milione di firme a sostegno della campagna 8hours che sono state consegnate al commissario Ue competente John Dalli (VIDEO). Sono stato relatore per parere relazione sul divieto europeo dell’asportazione di pinne di squalo a bordo dei pescherecci. Inoltre, anche in veste di vice presidente dell’interguppo degli animali, ho denunciato alla Commissione europea diversi scandali come le perreras spagnole, la mattanza di globicefali nelle isole Faroe, il bracconaggio a Cipro e nel nel sud della Francia e i frequenti abusi ai danni degli animali da allevamento (mucche da latte, galline ovaiole). Ha usato il mio peso politico per denunciare a Bruxelles e a Kiev le sle scandalose uccisioni di massa di cani randagi in vista degli Europei di calcio Euro 2012 e per chiudere per sempre il canile lager di Green Hill (VIDEO) sul quale ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea (VIDEO). E poi l’estenuante lotta per la tutela della biodiversità, delle api (insetti fondamentali per la sopravvivenza dell’intero ecosistema), delle risorse idriche e la riduzione dell’inquinamento di terra e aria in tutta Europa. Ha partecipato come relatore al Parlamento europeo alla conferenza “Integrated Pest Management – the way forward to Sustainable Agricultural Production”,dove si è parlato degli effetti nocivi dell’abuso dei pesticidi ed agenti chimici e della strada verso un’agricoltura davvero sostenibile, e alla conferenza “The European Union’s double standards on waste management & climate policy” sull’importanza per l’Ue di smetterla di comprare crediti di emisisoni Co2 da inceneritori e discariche.

 

Tra Bruxelles, Strasburgo e Italia, ho cercato di non dimenticare mai il mio Veneto e la mia circoscrizione nord est reclamando il rispetto delle direttive comunitarie spesso violate dalle autorità regionali e locali. Dalla guerra infinita sulla caccia in deroga in Veneto (che si sta ripetendo anche quest’anno), allo sterminio evitato in extremis dei cervi nel parco del Cansiglio, dall’inquinamento da mercurio delle falde acquifere nel trevigiano all’abuso di pesticidi in agricoltura (ad esempio nella zona del prosecco a Valdobbiadene), dalla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle a Rovigo all’inquinamento di aria e suolo di cementifici e inceneritori e alla mancata chiusura della Ditec di Quarto d’Altino.

 

L’Europa ci offre importanti linee guida su come rispettare maggiormente ambiente, animali e proteggere la nostra salute. Purtroppo queste direttive vengono spesso colpevolmente ignorate da amministrazioni locali in nome di ben altri interessi. Inoltre la legislazione europea stessa, non immune alle pressioni di lobby economiche e grossi gruppi di potere, va migliorata nell’interesse di tutti noi. Bruxelles è sempre di più il crocevia di decisioni importanti che che devono poi essere rispettate in tutte le zone d’Europa, Italia compresa. Per questo motivo lavorare bene a Bruxelles vuol dire lavorare bene all’origine di processi legislativi che poi influenzano direttamente la vita di tutti noi e dell’ambiente in cui viviamo. Per questo motivo, per quanto mi riguarda, lavorerò sempre con impegno e scrupolo affinché gli interessi di chi difende la nostra salute, l’ambiente e gli animali abbia sempre una voce in Europa.

 

Andrea Zanoni

 

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