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L’Ue fermi l’avanzata del cemento in Europa

Convegno a Bruxelles sulla protezione del suolo. Zanoni (Eurodeputato IdV): “In Europa ogni anno scompaiono 1000 kmq. Il Consiglio sblocchi la Direttiva Suolo. L’Ue ci aiuti a fermare la follia cementificatrice di alcune amministrazioni locali”

“L’Europa deve fermare per legge la progressiva cementificazione che anno dopo anno sta coprendo il nostro territorio”. E’ il commento di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e membro della commissione Ambiente al Parlamento europeo, a margine del convegno di due giorni “Soil remediation and soil sealing” organizzato dalla Commissione europea a Bruxelles. “I dati presentati dagli esperti Ue sono allarmanti: ogni anno 1000 chilometri quadrati di nuovi terreni, una superficie più estesa della città di Berlino, vengono utilizzati per attività umana e buona parte vengono impermealizzati”.

Nel corso del convegno, la Commissione europea ha presentato le linee guida per arginare il fenomeno nei prossimi anni. “La chiave di volta è sbloccare la Direttiva quadro per la protezione del suolo tutt’oggi bloccata in Consiglio per la mancanza di una maggioranza qualificata nonostante il sostegno di 22 Stati membri – attacca Zanoni – Questo mancato accordo costituisce un grave freno al cammino verso una maggior protezione dei suoli”. Su questo argomento l’Eurodeputato ha anche presentato un’interrogazione al Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik.

Secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente, da metà degli anni ’50 del secolo scorso, la superficie totale delle città Ue è aumentata del 78%, mentre la popolazione è cresciuta solo del 33%. L’impermeabilizzazione del suolo, ossia la copertura del terreno con materiali impermeabili, è una delle cause principali di degrado del terreno perché incide sui terreni agricoli fertili, sulla biodiversità, aumenta il rischio di inondazioni e di rarefazione delle risorse idriche, contribuendo al riscaldamento climatico.

Zanoni ricorda a questo proposito che “è allo studio della commissione Ambiente del Parlamento europeo una relazione sull’uso efficiente delle risorse che prevede di azzerare la cementificazione dei terreni agricoli entro il 2050 che oggi causa la scomparsa di mille chilometri quadrati di territorio l’anno in tutta Europa”.

“Ci vuole un impegno deciso delle istituzioni europee per arrestare questo processo e fermare la follia cementificatrice di alcune amministrazioni locali  – conclude l’Eurodeputato – Mi riferisco, ad esempio, ai progetti appoggiati dai locali sindaci e dal Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro del polo industriale di Barcon di Vedelago e dell’Ikea di Casale sul Sile, progetti sui quali si dovrà a breve esprimersi per l’augurato no o per il malaugurato ok finale il Governatore del Veneto Luca Zaia”.

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
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