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Cane maltrattato salvato dalle Guardie Zoofile LAC di Padova, arriva la condanna degli aguzzini

Padova, 19-12-2011

Andrea Zanoni plaude all’intervento delle guardie LAC, conclusosi in questi giorni con il decreto di condanna del Tribunale Penale di Padova.
A dicembre del 2009 le Guardie zoofile della LAC (Lega Abolizione Caccia) intervennero a seguito di numerose segnalazione a Lozzo Atestino (PD) trovando un cane con le zampe posteriori immobilizzate, legato a catena molto corta, senza riparo e abbandonato in mezzo ai suoi escrementi.

Le segnalazioni parlavano anche di botte giornaliere che l’animale impossibilitato a muoversi doveva subire, confermate dall’intervento di un veterinario che certificava la rottura del bacino del cane a seguito di un calcio o una bastonata.
Il cane è stato quindi sequestrato e i responsabili sono stati denunciati penalmente ai sensi degli articoli 110 e 544 ter del C.P. (maltrattamento di animali ), denuncia che si è recentemente conclusa con l’emissione del decreto penale di condanna da parte del Tribunale Penale di Padova, cha ha inflitto la multa di 1000 euro ai responsabile oltre alla confisca dell’animale.
“Plaudo all’operato della Guardie Zoofile della LAC – dichiara Andrea Zanoni, eurodeputato di IDV e presidente della LAC – che hanno agito con molta professionalità in un caso di maltrattamento particolarmente delicato. Purtroppo è ancora molto frequente trovare cani e animali in queste paurose condizioni, ma sono  contento che almeno in questo caso la piccola vittima sia stata salvata dai suoi aguzzini e affidata a una famiglia che ha potuto curarla e accudirla amorevolmente”.
“Di certo  – conclude Zanoni –  la consuetudine da parte dei tribunali di calcolare la pena sul minimo editale, la concessione delle attenuanti generiche e l’ulteriore dimezzamento della pena della metà ai sensi dell’art. 459 c.p.p., porta a sanzioni quasi ridicole per episodi di questa gravità. Mi sarei all’opposto aspettato una condanna con pena esemplare che scoraggiasse l’accadimento di casi simili.”

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