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Zanoni: “Valdegamberi fotografi e posti su Facebook la poltrona vuota di Zaia, la sua latitanza in Consiglio è di una gravità inaudita”.

“Il Consigliere Valdegamberi si improvvisa paparazzo, divertendosi a fotografare nella seduta notturna i banchi dei colleghi assenti, per poi postare le immagini su Facebook. Gli consiglio, vista la sua passione per il “clic in aula”, di mettere bene a fuoco la poltrona del Consigliere, nonché Presidente della Regione Luca Zaia: credo troverebbe maggiore soddisfazione visto che è vuota novantanove volte su cento”. È il commento affidato ad una nota del Consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni, che prosegue: “Mi auguro che il presidente Ciambetti si decida finalmente ad adempiere ai suoi doveri di garante del buon andamento dei lavori d’aula e ponga fine alle indecorose sceneggiate di Valdegamberi e agli sproloqui in pseudo cimbro, che, più che a un Consiglio regionale, si addicono a osterie colme di avventori avvinazzati”.

“Proprio ieri, mentre Valdegamberi si divertiva a postare foto su Facebook – continua Zanoni, tornando sulle foto in aula e sulle assenze – il Presidente Zaia risultava in congedo per motivi istituzionali, come riportato nel registro delle presenze, ma inspiegabilmente visto che era presente a palazzo Ferro Fini, a circa dieci metri di distanza dall’aula, impegnato in una riunione con alcuni consiglieri della maggioranza. Considero questa continua latitanza di una gravità inaudita, proprio mentre si discute una legge di cui è primo firmatario”.

“Presenziare alle sedute ufficiali dell’aula – conclude il consigliere democratico – dovrebbe essere il primo dovere istituzionale. Zaia, invece, considera istituzionalmente più importante incontrarsi con i colleghi di partito per discutere delle beghe irrisolte all’interno della maggioranza. Oppure, come accaduto la scorsa primavera, partecipare a un comizio elettorale al mercato o presenziare alle cerimonie dove i sindaci si inginocchiano davanti all’improbabile sultano, una sceneggiata ridicola, in spregio della Costituzione della Repubblica italiana e dei suoi cittadini”.

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