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ZANONI: “Sull’uso dei pesticidi in agricoltura una delibera bluff, nessun obbligo per i comuni e sanzioni ridicole”

Venezia 6 settembre 2016. “La delibera regionale sull’uso pesticidi è una delusione: nessuna obbligatorietà per i Comuni di dotarsi di un regolamento e sanzioni ridicole per chi trasgredisce. Al solito, da Zaia tante chiacchiere e pochi fatti”. Commenta così il consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Ambiente la delibera di Giunta numero 1262, in applicazione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari approvato dal Governo nel 2014, attesa da mesi e pubblicata a fine agosto.

“C’era molta aspettativa da parte della cittadinanza, ma anche di associazioni come ISDE-Medici per l’ambiente, Wwf e comitati, ad esempio le Mamme di Revine da tempo mobilitate per questo provvedimento. Doveva essere la risposta della Giunta a un problema sempre più sentito, quello della diffusione dei vigneti di Prosecco, che stanno ormai sorgendo ovunque, anche in ambiente urbano, generando preoccupazione poiché è una coltivazione ad alto uso di sostanze di chimiche di sintesi e fortemente impattante per i terreni, l’acqua e la salute. Invece è una delibera che non dà risposte”.

“La politica in materia ambientale dell’Unione Europea si fonda sui principi della precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della correzione dei danni causati e del ‘chi inquina paga’: anche questo non è stato messo in pratica, poiché vengono suggerite delle sanzioni per chi viola le regole pari a 50 euro. È evidente che con un business di centinaia di migliaia di euro il deterrente è pari a zero”, prosegue Zanoni.

Il consigliere del Partito Democratico mette in evidenza anche altre lacune del provvedimento, a partire dal carattere della volontarietà delle azioni da mettere in campo. “Si tratta di consigli: per i Comuni nessun obbligo di dotarsi di un regolamento e perciò ognuno può definire o meno la distanza delle coltivazioni da aree sensibili come case, scuole, fiumi ecc. Così, laddove ci saranno interessi forti, come capita troppo spesso, avremo delle risposte inadeguate. È una grossa delusione la mancanza di obbligatorietà perché in questo modo continueremo ad avere in Veneto una situazione a macchia di leopardo. Sarebbe stato molto meglio procedere con una legge regionale con effetti su tutto il territorio: questa delibera è senza dubbio inadeguata. Inoltre sono previste procedure molto macchinose per le mappature delle aree, un lavoro che dovrà essere fatto da Comuni e aziende. Mi chiedo quanto tempo ci vorrà per espletarlo e quanto per vedere risultati tangibili. Quella del Prosecco – conclude Zanoni – è un’attività economica molto importante per il territorio, ma se vogliamo dargli un futuro dobbiamo evitare i disboscamenti, gli sbancamenti delle colline e delle coltivazioni ad alto tasso di chimica di sintesi, puntando su coltivazioni ambientalmente sostenibili e biologiche: questa dovrebbe essere la strada, ma la Regione, purtroppo, va nella direzione opposta”.

IN ALLEGATO DELIBERA E ALLEGATO A E B

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