Pfas – Zanoni, Bigon e Luisetto (PD): ” Miteni, archiviazione indagine: doccia fredda. Colpa del grave ritardo legislativo rispetto al contesto europeo”

(Arv) Venezia 20 ott. 2023 –        “Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai lavoratori dell'ex Miteni, che abbiamo potuto ascoltare anche in Consiglio durante i lavori dalla Commissione di inchiesta sui PFAS nella scorsa legislatura: l'archiviazione dell'indagine è una doccia fredda”. A commentare l'esito giudiziario sulla vicenda Miteni-Pfas sono i consiglieri regionali del PD Veneto, Andrea Zanoni, Anna Maria Bigon e Chiara Luisetto. “L'Italia è indietro rispetto all'Europa sul fronte della tutela delle persone e dell'ambiente. Chi ha avvelenato le persone si salva grazie a leggi troppo generose e a prescrizioni troppo brevi. A tal punto che questi inquinatori vengono qui dall'estero proprio approfittando di questa voragine normativa”. Zanoni e Bigon ricordano che proprio in occasione del convegno cui presero parte, 'Pfas, analisi retrospettiva e prospettive future' organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana e tenutosi lo scorso 6 ottobre a Roma presso la Pontificia Università Lateranense, “gli esperti del mondo giuridico e scientifico hanno evidenziato da un lato che è evidente il collegamento dell'insorgere di malattie a seguito del contatto con le sostanze perfluoroalchiliche. Dall'altro il fatto che vi sia un grave ritardo delle normative in materia e che questi reati richiedono un lavoro molto lungo in termini di analisi e perciò le prescrizioni alla fine premiano i responsabili”. Zanoni, Bigon e Luisetto concludono parlando di una “brutta pagina che dice quanto il nostro Paese abbia ancora molta strada da fare sotto un profilo legislativo per tutelare veramente i lavoratori e l’ambiente. Da molto tempo l'UE è intervenuta per rendere più stringenti le norme sulle sostanze perfluoroalchiliche riconoscendone pertanto la pericolosità per l’ambiente e per l’uomo, peccato che in Italia ci troviamo con un sistema sanzionatorio penale che non tiene conto dei tempi lunghissimi necessari per le indagini in casi complessi come questi. Va poi aggiunto come la Regione in questi anni non abbia saputo correre ai ripari dato che ci ritroviamo, a distanza di quasi dieci anni, con una caratterizzazione da terminare e una bonifica del sito Miteni che sta andando alle Calende greche”.

 

 

 

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