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Parco zoo di Poppi (Arezzo), si adegui o chiuda per sempre

Parco zoo di Poppi (Arezzo) messo sotto sequestro per le condizioni carenti con cui venivano detenuti alcuni animali. Zanoni (Eurodeputato IdV) aveva scritto alle autorità per chiedere i controlli. “Bene il sequestro. Adesso si adegui agli standard europei oppure chiuda per sempre”

Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell’intergruppo Benessere degli animali al Parlamento europeo, plaude alla decisione del Gip che il 27 marzo ha convalidato il sequestro ordinato dal giudice di alcuni animali all’interno del Parco zoo di Poppi (Arezzo) detenuti in condizioni precarie. “Bene l’intervento del Corpo forestale, adesso lo zoo di adegui agli standard  europei oppure, se ciò non avvenisse, si provveda alla sua chiusura definitiva”.

Il Gip ha convalidato il sequestro di un orso, cinque gatti selvatici e due lupi che saranno mandati altrove nell’attesa che il proprietario dello zoo si adegui alle nuove norme sulla sicurezza. Nei mesi scorsi erano state numerose le segnalazioni di cittadini di tutta Italia in merito a recinti piccolissimi, come quello delle volpi e delle linci, e altri animali rinchiusi in in condizioni non adeguate. Per questo motivo Zanoni, il 23 dicembre scorso, ha scritto al Sindaco di Poppi, alle locali ASL e al Comando del Corpo Forestale dello Stato per chiedere di effettuare una serie di controlli atti a verificare il pieno rispetto di quanto previsto dalle norme sui giardini zoologici e da quelle generali sul benessere degli animali.

“Fortunatamente l’Europa ha alzato l’asticella della tutela degli animali detenuti in queste strutture – commenta l’Eurodeputato – L’art.1 della Direttiva 1999/22/CE, ad esempio, precisa che il ruolo principale dei giardini zoologici è quello di proteggere la fauna selvatica e di salvaguardare la biodiversità, non quello di esporre gli animali al pubblico e quindi detenerli in spazi angusti, senza riparo, in modo che siano sempre visibili agli spettatori”.

“Anche il D.Lgs. 73/2005, che recepisce la direttiva europea, specifica chiaramente che gli animali devono essere ospitati in recinti o vasche che, sia dal punto di vista dello spazio che dell’arricchimento ambientale, consentano adeguato movimento ed esercizio fisico, come richiesto per il benessere della specie di appartenenza, e che i recinti esterni devono essere dotati di ripari dalla pioggia o dal sole eccessivo”, aggiunge Zanoni.

“Adesso spetta alla gestione dello zoo adeguarsi alla normativa altrimenti confido che il Ministero dell’Ambiente non conceda l’autorizzazione per la riapertura – conclude Zanoni – Mi auguro infine che questo sequestro sia l’inizio di un nuovo ciclo di controlli sullo stato di detenzione degli animali nei circhi e zoo di tutta Italia affinché siano consentite loro le migliori condizioni  possibili”.

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
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