LE MIE PROPOSTE PER IL VENETO

LEGGI QUI IL MIO PROGRAMMA O SCARICALO DALLA SEZIONE DEDICATA1) Fuori i condannati dalle pubbliche amministrazioni! Garantire la legalità per un Veneto pulito

Applicare subito le Direttive Comunitarie, violate dalla Regione, in tema di ambiente, salute, diritti dei cittadini. Intervento della Regione nei processi contro i responsabili delle rapine in villa, degli episodi di violenza, di corruzione nella pubblica amministrazione, di reati ambientali, per chiedere i danni. No ai condannati nelle pubbliche amministrazioni per reati commessi nelle loro funzioni. Cambiare le leggi che proteggono le lobby (cave, caccia, cemento).

2) Riduzione degli stipendi di consiglieri regionali e dirigenti pubblici – Tutela di lavoro, imprese, disoccupati e nuovi poveri – NO agli aiuti pubblici a chi delocalizza all’estero

Garantire interventi adeguati per chi è senza lavoro, per le famiglie in diffi coltà, per i nuovi poveri. Tutelare dalla crisi i lavoratori e le partite IVA. Ferma lotta all’evasione anche tramite accordi tra comuni e Guardia di Finanza. Revisione degli STUDI di SETTORE che rischiano di far chiudere chi è colpito dalla crisi. Agevolazioni ed incentivi per l’apertura di fabbriche di pannelli fotovoltaici per dare occupazione a migliaia di persone. Riduzione degli stipendi dei consiglieri regionali e tetto massimo per quelli dei manager pubblici. Eliminare gli aiuti pubblici alle imprese che delocalizzano la loro attività all’estero.

3) Sanità senza più code e lunghe liste di attesa – NO alla nomina politica dei direttori delle ULSS e ai loro stipendi d’oro!
Risolvere il problema delle code e delle lunghe liste di attesa per le visite specialistiche nelle strutture pubbliche. Basta agli stipendi d’oro dei direttori delle ULSS e alla loro nomina politica, sanzioni a quelli che si fanno rubare milioni di euro (vedi caso ULSS 9 di Treviso). Iter concorsuale per tutte le nomine. Ripartizione dei fondi regionali in modo equo evitando di penalizzare la Provincia di Treviso. Maggiori controlli e provvedimenti urgenti nelle aree più inquinate della Provincia da polveri sottili, pesticidi, elettrosmog, anche con il controllo dell’aria mediante centraline fi sse dell’ARPAV in ogni comune.

4) Sostegno alla scuola per le professioni del futuro – Politiche per i Giovani

Valorizzare il potenziale dei nostri giovani, futuro e sostegno della nostra società, assicurando loro il diritto al lavoro. Difesa della scuola e sostegno alla formazione e orientamento verso le professioni del futuro, anche legate alle fonti rinnovabili. Rilanciare la figura del Garante dei Minori. Scuole aperte al pomeriggio come spazio aggregativo dove socializzare, leggere, studiare, chiacchierare e ascoltare musica.

5) Tutela degli Anziani e della Famiglia – Parità di genere uomo e donna
Garantire un sistema sanitario che consideri le necessità degli anziani tramite servizi di assistenza adeguati e moderni. Aiuti a quelli meno abbienti e ai disabili tramite servizi di trasporto a domicilio. Potenziare i servizi e gli aiuti alle mamme che lavorano, tramite incentivi a quelle aziende che prevedono contratti part-time e che si dotano di asili nido. Attivazione di progetti di potenziamento delle reti sociali per favorire lo scambio di esperienze fra le generazioni: Gruppi di Acquisto Solidale, Banche del tempo, Orti condivisi. Parità di genere nelle elezioni regionali, dove gli elettori possano esprimere due preferenze, una per un uomo e l’altra per una donna.

 6) NO alla follia del Nucleare in Veneto SÌ alle Energie rinnovabili SÌ alla Green Economy

No alle centrali nucleari, né in Veneto, né altrove. Bisogna puntare alla Green Economy. Utilizzo dei fondi europei per le fonti rinnovabili, dimenticate dalla Regione Veneto, incentivando l’installazione di pannelli fotovoltaici e mini-centrali idroelettriche, dando incentivi e sgravi fiscali alle aziende del settore che investono in Veneto. Adottare finalmente un adeguato piano energetico regionale.

7) NO agli Inceneritori di Unindustria anche dopo le elezioni – SÌ al riciclo dei rifiuti

Aumentare i centri di riciclo dei rifi uti (come il Centro Riciclo di Vedelago) con l’obiettivo “rifi uti zero”. Impedire, anche dopo le elezioni, la realizzazione degli inceneritori inutili e dannosi che Unindustria vuole realizzare a Mogliano e Silea. NO agli inceneritori travestiti da cementifi ci (caso di Pederobba). Obbligo della raccolta differenziata per tutti i comuni (comune di Treviso inadempiente, esempio negativo per tutta la provincia!) e diminuzione delle tariffe dei rifiuti per i comuni più impegnati nel riciclo. Tassazione sugli imballaggi non riciclabili, incentivi per gli imballaggi biodegradabili e riciclabili. Diffusione della cultura del riciclo e dell’ecologia, nelle scuole, nelle fabbriche, negli uffici pubblici e fra le comunità di stranieri.

8) Seri interventi per la sicurezza dei cittadini e il controllo del territorio
Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale devono avere mezzi e risorse necessarie per affrontare le emergenze e reprimere ogni tipo di reato e illecito. Garantire la presenza di un numero adeguato di Vigili urbani oggi sotto organico in molti comuni. Apertura di uno sportello Provinciale per le vittime dei reati. Più uomini e mezzi sul territorio tramite la razionalizzazione delle strutture e dei servizi.

 9) AAA – Acqua pubblica, Agricoltura biologica, Alimenti sicuri
No alla privatizzazione degli acquedotti. Lotta ai pesticidi ed agli organismi alieni (OGM) che minacciano i nostri cibi e la nostra salute. Orti pubblici in ogni comune e incentivi all’agricoltura biologica e ai prodotti a chilometro zero. 

10) NO ai Centri di Rifi uti pericolosi e all’Elettrodotto Scorzè-Volpago del Montello

NO all’inutile elettrodotto aereo di Terna da 380.000 volt Scorzè-Volpago (voluto dalla Provincia di Treviso) che minaccia la salute dei cittadini e le loro case. Interramento degli elettrodotti. SÌ all’energia prodotta e usata localmente con fotovoltaico ed idroelettrico. NO ad una provinciapattumiera dei rifiuti contaminati provenienti da bonifi che (discariche di Paese e Loria), NO ai centri di trattamento di rifiuti pericolosi imposti alle comunità locali (vedi Zero Branco e Maser).

11) NO al saccheggio del territorio con le cave – “Mani pulite” sulle cave!
Moratoria delle nuove cave fi no all’esaurimento degli oltre 80 milioni di metri cubi già autorizzati dalla Regione in Provincia di Treviso. Ridimensionamento del piano cave solo sul fabbisogno locale. Chiusura delle cave esaurite e blocco degli irresponsabili ampliamenti sottofalda (cave di Ponzano, Paese e Vedelago). Sì al recupero degli inerti da demolizione ed utilizzo dei giacimenti da frane e materiali dei bacini artificiali. Istituzione di un sistema di rintracciabilità della ghiaia per sapere dove va a finire. Confi sca delle cave per chi scava sotto la falda acquifera, per chi supera il limite del 3% di escavazione del territorio agricolo, per chi supera la profondità autorizzata. Maggiori controlli sull’attività di cava, sui conti in banca dei cavatori, sugli intrecci con la politica.

 12) Difesa del territorio – Più Verde e Meno Cemento – SÌ alla Bioedilizia

Incentivare l’edilizia con l’uso di materiali eco-compatibili per il massimo risparmio energetico. Difesa di alberi, siepi campestri, fossati e verde per rendere più vivibile il nostro territorio. Obbligo di alberature nei nuovi parcheggi e attuazione della legge che prevede un albero per ogni nuovo nato. Tutela del territorio e blocco totale della cementificazione e asfaltatura delle campagne superstiti.

13) NO alla Treviso Mare a pagamento Basta ritardi dei treni! Realizzazione dei sottopassi
NO al pedaggio della Treviso Mare. NO a interventi deturpanti, vedi casello di Santa Lucia in aperta campagna utile ai cavatori, traforo di Sant’Augusta e bretella di Vittorio Veneto, Pedemontana. Sì ad interventi condivisi con i cittadini e rispettosi dell’ambiente per migliorare la viabilità nella nostra provincia. Accoglimento delle richieste dei cittadini penalizzati dalla Pedemontana. Più mezzi ecologici: auto elettriche, bus a metano e a idrogeno, piste ciclabili. Lotta all’inefficienza delle ferrovie ed ai ritardi cronici dei treni, aumentando sanzioni e provvedimenti nei confronti delle ferrovie. Realizzazione di sottopassi per evitare code infinite e inquinamento (vedi caso di Paese). Istituire un osservatorio sulla mobilità con l’obiettivo di monitorare le opere viarie dal punto di vista dei tempi, costi e impatto ambientale.

 14) Referendum regionale senza quorum su inceneritori, centrali nucleari, caccia e cave
Istituire i referendum regionali validi anche se non vota la maggioranza degli aventi diritto. Così si consentirà ai cittadini di riappropriarsi di questo importante strumento democratico, oggi boicottato dalle lobby di potere attraverso l’astensionismo. Referendum su inceneritori, centrali nucleari, caccia, cave, ecc. per far decidere ai cittadini che si recano alle urne e non a quelli che le disertano!

 15) Trasparenza dei redditi e delle spese dei politici – Atti pubblici disponibili a tutti e su internet
Sanzioni per Comuni, Province e Regione che non rendono pubbliche, tramite internet, tutte le delibere e tutti gli atti approvati. Istituzione obbligatoria, per i suddetti Enti, dell’anagrafe degli eletti per conoscerne il patrimonio economico, gli incassi, le spese nell’ambito delle loro funzioni.

16) Tutela degli Animali e Biodiversità, blocco dell’estremismo della caccia in Veneto

Vedere specifico programma sulla tutela della fauna, degli animali, degli habitat richiedibile a zanoni@ecorete.it o consultabile su www.andreazanoni.it

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