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Impianto a biogas di Barbarano, c’è il via libera della Regione

La Giunta Regionale del Veneto ha approvato il progetto per l’impianto a biogas a Barbarano Vicentino, nonostante le oltre 600 firme raccolte dal comitato di difesa locale. L’Eurodeputato IdV, Andrea Zanoni, ha dichiarato: «La Regione doveva ascoltare i cittadini, non umiliarli con false promesse»

Il 25 giugno scorso la Giunta Regionale veneta ha approvato una delibera di concessione per l’impianto di produzione di energia elettrica e termica da biogas previsto a Barbarano Vicentino. La domanda di autorizzazione era stata depositata il 30 maggio 2011 dalla “Agri.Capital Uno Srl” di Bolzano.

Il Comitato di difesa di Barbarano Vicentino e Italia Nostra si oppongono alla centrale. I due movimenti sostengono che gli impianti a biogas derivanti dalla combustione di mais sottraggano terreno agricolo, penalizzino gli allevamenti ed eliminino la biodiversità, imponendo una monocoltura intensiva: per il funzionamento serviranno 24 mila tonnellate di mais, ovvero un raccolto di 300 ettari di terreno all’anno pari a 777 campi del vicentino. Inoltre, sempre secondo il Comitato e Italia Nostra, il metano prodotto dalla fermentazione del mais immetterà nell’atmosfera anidride solforosa, anidride solforica, monossido di carbonio e idrogeno solforato. A questi gas bisogna aggiungere le polveri e micro polveri derivanti dalla movimentazione dei mezzi di trasporto e dagli insilati. Recenti studi hanno sottolineato che nei processi di fermentazione dell’insilato si sviluppano tossine resistenti nel tempo come il botulino e il tetano, che si potrebbero trasmettere nei vegetali, entrando così nel ciclo alimentare con gravi danni alla salute degli animali e dell’uomo.

  
La settimana scorsa, i rappresentanti del Comitato di difesa di Barbarano Vicentino e il primo cittadino Roberto Boaria avevano in agenda un incontro in Regione per presentare una lettera-appello al Governatore Luca Zaia, sostenuta da oltre 600 firme con l’obiettivo di bloccare il progetto. Giunti a Palazzo Balbi, hanno scoperto che la delibera era già stata approvata.

L’impianto che troverà posto a Ponte, frazione di Barbarano Vicentino, occuperà 25 mila metri quadrati e sarà alimentato da biogas, ottenuto dalla fermentazione di prodotti e sottoprodotti agricoli (in particolare mais), con una potenza elettrica pari a 999KW e potenza termica di 2 mila 500 KW. Solo il transito di mezzi pesanti per il trasporto, che si stima percorreranno 46 mila 340 chilometri produrrà 30 tonnellate all’anno di anidride carbonica.

«Con una centrale di questo tipo e di tali dimensioni si mette a rischio la salute, la biodiversità –ha affermato l’Eurodeputato IdV, Andrea Zanoni – e il patrimonio paesaggistico. Il territorio deve essere tutelato ed i primi ad avere interesse a farlo sono i cittadini e gli amministratori. La Regione doveva ascoltarli e non umiliarli con false promesse. Io sono dalla parte dei cittadini e sono a loro disposizione in questa battaglia in difesa dell’ambiente e della salute».

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
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