Il Parlamento europeo ha approvato l’emendamento che chiede l’abolizione della doppia sede Bruxelles-Strasburgo

Strasburgo, 16-02-2012

Andrea Zanoni è uno dei firmatari dell’emendamento che pone le basi per l’eliminazione della doppia sede del Parlamento europeo e per i tagli agli sprechi dell’Ue.
“Il Parlamento europeo è del parere che i risparmi più consistenti possano essere realmente realizzati fissando una sede unica per il Parlamento europeo; esorta pertanto a procedere tempestivamente a un esame della situazione”.
Oggi a Strasburgo, durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, abbiamo approvato questo importante emendamento che ho voluto con forza e convinzione cofirmare, emendamento che è stato così inserito nella relazione del collega inglese socialista Derek Vaughan sugli orientamenti per il bilancio dell’Unione europea 2013.

Si tratta di poche righe ma che contengono un segnale fortissimo di etica politica più che mai indispensabile in questi tempi di crisi economica. Di fronte a un’Europa attanagliata dalle misure di austerità e dai tagli ai lavoratori pubblici, stipendi e pensioni, l’Europa deve dare adesso un segnale di responsabilità e solidarietà di fronte a quei 500 milioni di cittadini che stanno purtroppo perdendo la speranza nella sua forza democratica.

Ritengo che fondamentale resti anche e soprattutto ridurre gli sprechi di cui l’Ue, come ogni entità istituzionale, è a volte vittima. Mi riferisco alla follia di trasferire una volta al mese tutto l’intero Parlamento europeo, compresi deputati, personale e perfino cancelleria, da Bruxelles a Strasburgo. Parliamo di decine di enormi Tir che ogni mese solcano l’Europa per obbedire a ragioni storiche ormai superate, nel particolare un dazio politico da pagare alla Francia. Tutto questo causa non solo una quantità enorme di Co2 sprigionata nell’atmosfera, ma una spesa annua stimata in circa 200 milioni di euro. Una cifra che potrebbe andare ad alimentare i fondi europei di aiuto e sostegno a disoccupati e vittime di questa crisi sempre più folle da capire.

Per questo motivo sono uno dei firmatari dell’emendamento approvato oggi in Parlamento che chiedeva di aggiungere la sede unica del Parlamento europeo alle linee di bilancio 2013, per porre fine a questa follia che va avanti ormai da troppo tempo. Non sarà facile portare avanti questa battaglia vista la storica opposizione francese a privarsi del Parlamento di Strasburgo. Basti pensare che questo emendamento, che il buon senso avrebbe voluto veder aprovato a furor di popolo, è passato solo per 329 voti contro 223, una bella maggioranza per carità, ma non abbastanza di fronte all’assurdità di questo spreco.

Insomma, No alle due sedi del Parlamento europeo, Si alla politica responsabile!

Andrea Zanoni

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