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Aeroporti, l’Enac non può essere controllore e controllato su normative ambientali

Bruxelles, 15-02-2012

Interrogazione parlamentare sul ruolo dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile in merito all’applicazione delle direttive Ue di Valutazione Impatto Ambientale. Andrea Zanoni (IdV): “Dividiamo controllori e controllati”. Sotto la lente Ue gli aeroporti di Treviso, Verona e Venezia.
“L’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) sia responsabile per la corretta applicazione delle normative comunitarie e nazionali relativamente alle procedure di verifica d’impatto ambientale (VIA) degli aeroporti italiani”, lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, con un’interrogazione alla Commissione europea.
Propio la Commissione con la Direttiva 85/337/CEE regola le procedure di Valutazione Impatto Ambientale (VIA) dei progetti e con la Direttiva 2001/42/CE le Valutazioni Ambientali Strategiche (VAS) degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente.

“Oggi l’Enac svolge sia il ruolo di controllore che di controllato nelle procedure VIA dal momento che agisce sia come soggetto proponente delle procedure di valutazione che di regolamentazione, esame e valutazione dei piani regolatori aeroportuali”, spiega Zanoni. “Senza contare che l’Enac approva anche Piani di Sviluppo Aeroportuali e Contratti di Programma con le società di Gestione Aeroportuali, senza che questi siano prima sottoposti alla procedura prevista dalla Direttiva 2001/42/CE”.

L’Eurodeputato chiede pertanto alla Commissione europea se non ritiene indispensabile che l’Enac “svolga solo il ruolo di controllo e di verifica preliminare delle procedure di VIA e VAS e come queste vengono presentate e predisposte, come proponenti, dalle società di Gestione Aeroportuali”. “In Italia troppo spesso i ruoli di chi controlla e di chi deve essere controllato si mischiano a unico discapito delle leggi e del cittadino”, attacca l’Eurodeputato.

“Ecco allora generarsi cortocircuiti come quello della Regione Veneto – prosegue il leader ambientalista – dove i tre principali aeroporti, quello di Venezia, quello di Verona e quello di Treviso, sono ancora tutti mancanti del Decreto di Compatibilità Ambientale, in particolare per quanto già realizzato, potenziato e incrementato almeno a partire dal 14.3.1999, data di entrata in vigore, in Italia, della Direttiva 97/11/CE che ha modificato la Direttiva VIA”. Sull’ampliamento dell’aeroporto Canova di Treviso e Catullo di Verona, Zanoni ha già presentato due interrogazioni parlamentari per chiedere alla Commissione europea la verifica del rispetto delle procedure ambientali.

“L’Enac deve solo occuparsi di controllo e verifica preliminare delle procedure di VIA e VAS – conclude l’Eurodeputato – ed deve essere quell’Ente Pubblico a cui assegnare le responsabilità sul ruolo di controllo di verifica e di corretta applicazione delle normative comunitarie e nazionali VIA e VAS  da parte delle società di gestione aeroportuali”.

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