Andrea Zanoni presenta un’interrogazione parlamentare per chiedere a Bruxelles di fermare la messa in funzione dell’inceneritore di Ca del Bue (VR). “A Verona l’aria è già troppo inquinata. No ad un’opera che avvelenerà ancora di più i veronesi”.
“L’Ue blocchi l’entrata in funzione dell’inceneritore di Ca del Bue che avvelenerà ancora di più l’aria del veronese”. Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, con un’interrogazione alla direzione Ambiente della Commissione europea.
“La qualità dell’aria a Verona, come in gran parte del Veneto, versa già in pessime condizioni. Un inceneritore di rifiuti come quello in progetto a Ca del Bue non farebbe altro che aggravare una situazione già molto critica”.
Zanoni ricorda alla Commissione europea che proprio sulla qualità dell’aria è pendente alla Corte di Giustizia UE la Causa C-68/11 per la reiterata violazione da parte dell’Italia della direttiva 2008/50/CE (qualità dell’aria) per gli anni 2005-2007 a causa del superamento del valore limite di biossido di zolfo, biossido di azoto, ossidi di azoto, polveri sottili e piombo. “Da allora la situazione non ha fatto altro che peggiore – attacca l’Eurodeputato – Basti pensare che solo a Verona nel 2011 si sono verificati ben 130 sforamenti del limite di 50 microgrammi al metro cubo di aria delle polveri sottili, le cosiddette PM10, mentre nel 2010 erano stati 70. E dire che la direttiva comunitaria di questi sforamenti ne permette un massimo di 35 nel corso di un anno intero”.
“La messa in funzione e il potenziamento di un inceneritore a Ca del Bue in grado di bruciare circa 570 tonnellate di rifiuti al giorno costituisce non solo una scelta sbagliata ma addirittura irresponsabile da parte della Giunta Tosi, che così facendo mette a repentaglio la salute dei cittadini veronesi che dice di avere tanto a cuore”, continua il leader ambientalista, che cita uno studio dell’Università degli Studi di Trento secondo cui l’impianto di Ca’ del Bue potrebbe avere emissioni di ossidi di azoto pari a 460 tonnellate/anno (Proposta di Piano d’Azione e Risanamento della Qualità dell’Aria per l’adozione da parte del comune di Verona e altri).
“Nel corso degli ultimi anni, i veronesi, riuniti in associazioni e comitati, hanno dimostrato innumerevoli volte di non volere l’inceneritore di Ca del Bue. Perché l’amministrazione comunale continua a tapparsi le orecchie e ad andare avanti per la propria strada?”, si chiede Zanoni. “L’obiettivo principale di qualsiasi politica in materia di rifiuti dovrebbe essere ridurre al minimo le conseguenze negative della produzione e gestione dei rifiuti per la salute umana e l’ambiente”, continua Zanoni.
L’Eurodeputato ricorda che la Direttiva sulla “qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” recita all’art 13 che “gli Stati membri prendono le misure necessarie per garantire che la gestione dei rifiuti sia effettuata senza danneggiare la salute umana”. “E’ evidente che una struttura come quella di Ca del Bue, che vede ancora il rifiuto come un qualcosa da bruciare invece che come una risorsa, come avviene in altri Paesi Ue, va esattamente nella direzione opposta”, conclude Zanoni. “Per questo ho chiesto alla Commissione europea di aiutarci a fermare questo sconsiderato progetto almeno finché la Corte di Giustizia non si sarà pronunciata in merito alla procedura d’infrazione sulla qualità dell’aria in Italia”.
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