Andrea Zanoni (IdV) condanna l’abbattimento di due Ibis eremita provenienti dall’Austria e diretti nell’oasi WWF della Laguna di Orbetello (Toscana). “L’Italia non deve diventare la pietra tombale delle specie protette e rare di tutta Europa”
“L’abbattimento a fucilate di due Ibis eremita nel cielo della Toscana rappresenta un atto incivile e gravissimo da parte di cacciatori senza scrupoli che non soltanto sparano a una specie protetta e in via d’estinzione ma che vanificano con un colpo di fucile il lavoro di equipe specializzate che comporta sforzi economici molto importanti, per la ripresa e la conservazione di questa specie, compresa la capacità di percorrere le antiche rotte migratorie ”. E’ la ferma condanna di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e vice presidente dell’intergruppo Benessere degli Animali al Parlamento europeo, all’abbattimento di due Ibis eremita rispettivamente tra Cecina (Livorno) e Follonica (Grosseto). (FOTO)
I due Ibis abbattuti facevano parte del progetto “Waldrappteam” che si occupa del recupero e della reintroduzione in natura dell’Ibis (Geronticus eremita), una specie ormai estinta in Europa e inserita nella lista rossa dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN). “Ecco quindi che in Austria la migrazione di questi uccelli viene addirittura assistita con l’ausilio di piccoli veicoli aerei e radiocollari, mentre in Italia i cacciatori gli sparano con le loro doppiette”, incalza Zanoni, che lo scorso febbraio aveva denunciato questi abbattimenti (19 esemplari scomparsi nel 2009 e 10 nel 2011) alla Commissione europea con un’apposita interrogazione scritta. “Questo perché questi uccelli vengono abbattuti durante il loro tragitto da cacciatori senza scrupoli che non fanno alcuna distinzione tra una specie e l’altra, ma sparano ad ogni cosa che si muove”, spiega l’Eurodeputato.
In questi giorni è stato abbattuto “Goja”, cavallo di battaglia del progetto in quanto primo ibis eremita ad aver compiuto autonomamente, tra il 2011 ed il 2012, la migrazione imparata da giovane. Secondo Nicoletta Perco, responsabile italiana Waldrappteam, “si tratta di un duro colpo per il progetto e potrebbe comprometterne seriamente il futuro”. Il giorno precedente, un altro Ibis, “Domino”, è stato recuperato in gravi condizioni presso Cecina (Livorno). Attualmente altri 8 Ibis stanno per mettersi in viaggio per raggiungere il quartiere di svernamento presso l’Oasi WWF della Laguna di Orbetello e altri si sono fermati in provincia di Vicenza.
“L’Europa non può tollerare oltre questa situazione – conclude l’eurodeputato – E’ arrivata l’ora di finirla con questa mattanza spregiudicata di uccelli in via d’estinzione, l’Italia non deve diventare la tomba delle specie protette e rare di tutta Europa”.
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