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Commissione Europea: l’Italia paghi per la caccia a specie protette voluta dal Veneto

La Commissione Europea chiede che l’Italia paghi per la caccia agli uccelli protetti autorizzata in Veneto grazie a diverse leggine illegittime del Consiglio regionale.
Il Consiglio Regionale del Veneto imperterrito si appresta ad approvare l’ennesima legge sulla caccia agli uccelli protetti.
La Commissione Europea ha deciso di richiedere la condanna dell’Italia al pagamento delle spese in giudizio per le ripetute violazioni della Direttiva 79/409/CEE (Direttiva “Uccelli”) commesse dalla Regione del Veneto riguardo la concessione di deroghe per la caccia nei confronti di specie di uccelli protetti (Cf. atto in allegato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 4 luglio 2009).

Questa richiesta arriva mentre il Consiglio Regionale del Veneto si accinge ad approvare un progetto di legge sulla caccia in deroga per la stagione venatoria 2009/2010 (all’ODG del Consiglio del 28/07/2009) che, se approvato, aggraverà ulteriormente la posizione dell’Italia e del Veneto rispetto alle procedure di infrazione riguardanti la caccia in deroga, perché prevede addirittura 11 specie protette (Storno, Fringuello, Prispolone, Pispola, Piviere dorato, Frosone, Gabbiano reale, Cormorano, Tortora dal collare, Verdone e Peppola) da cacciare anziché le 5 dello scorso anno.

“A causa di queste leggi fatte per i cacciatori – ha commentato Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto – che autorizzano l’uccisione di milioni di piccoli uccelli migratori protetti e che consentono in tal modo a certi politicanti di far campagna elettorale e carriera, ora saranno i cittadini a dover pagare le spese in giudizio.

Il Consiglio regionale del Veneto cosa fa per riparare a questo danno nei confronti dei cittadini? Forse si appresta ad abolire la caccia in deroga in Veneto? No, nulla di tutto ciò, anzi rincara la dose andando a votare una legge che prevede di cacciare addirittura 11 specie di uccelli protetti tra i quali anche il Verdone considerato da molti il canarino italiano.

Il duro lavoro di questi anni della LAC del Veneto, fatto di denunce ed esposti, finalmente comincia a raccogliere i primi frutti, non mancheremo di denunciare alla Commissione Europea anche la nuova legge nel caso dovesse essere approvata.”

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