“Nel corso delle audizioni di oggi in Commissione Ambiente, dedicate al Piano Aria sul quale il Consiglio regionale dovrà esprimersi, è emersa una situazione di autentica emergenza. L’Agenzia Europea Ambiente ha pubblicato infatti uno studio secondo il quale l’inquinamento dell’aria provoca quasi 500.000 morti premature nel mondo. Ben 84 mila di queste vittime vengono registrate ogni anno in Italia e l’area a maggiore concentrazione di inquinamento e decessi risulta essere la pianura padana. Il Veneto è una delle regioni maggiormente colpite”.
A ribadirlo il consigliere regionale del PD e vice presidente della Commissione Ambiente, Andrea Zanoni.
“Il Veneto si trova attualmente in procedura di infrazione UE per la violazione Direttiva Aria, secondo la condanna della Corte di Giustizia del 19 dicembre 2012. Una nuova procedura di infrazione è datata luglio 2014 e come regione siamo pregiudicati perché già condannati. Se ci sarà una seconda condanna, il Veneto dovrà pagare sanzioni per un ammontare di circa un miliardo di euro”.
Zanoni annuncia che sul provvedimento “la presidenza della Seconda Commissione chiederà un parere anche alla Quinta, dato che si tratta anche di una questione di sanità. In audizione sentiremo anche l’ISDE, associazione nazionale dei medici per l’ambiente. Un buon Piano è indispensabile per ridurre morti e malattie e scongiurare le sanzioni dell’UE. Bisogna stabilire un calendario preciso per effettuare i provvedimenti e servono risorse certe”.
Circa i contenuti delle audizioni odierne, l’esponente democratico mette in rilievo le “critiche delle associazioni Arianova e Publienergie sull’utilizzazione delle biomasse, energie rinnovabili, ma che aumentano l’inquinamento dell’aria. Il problema è che il Piano energetico regionale, con il quale va coordinato quello per l’aria, si basa principalmente sulle biomasse. E’ necessario in questo senso limitare senza deroghe le combustioni libere e senza filtri”.