La Commissione europea vuole capire perché nelle Marche si nega ai cittadini l’accesso alle analisi dell’acqua potabile. Andrea Zanoni (IdV)“L’informazione ambientale è un diritto protetto dalle norme comunitarie. Il gestore della rete idrica ha qualcosa da nascondere?”
“Nel marzo 2012 la Commissione ha inviato una richiesta formale di chiarimenti alle autorità italiane. La risposta e le informazioni fornite sono attualmente in corso di valutazione da parte dei servizi della Commissione”. E’ la risposta del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik all’interrogazione di Andrea Zanoni (IdV) sul negato accesso pubblico alle analisi delle acque potabili nella regione Marche. “Il caso denunciato da WWF Marche costituisce un grave episodio di mancanza di trasparenza da parte del gestore locale della rete idrica. Accedere alle informazioni ambientali del loro territorio è un diritto di tutti i cittadini europei”.
“La Commissione terrà informato l’onorevole parlamentare dei risultati della valutazione. In funzione dell’esito di questa valutazione, la Commissione deciderà le ulteriori misure da adottare”. Zanoni aveva denunciato a Bruxelles il negato accesso alle analisi dell’acqua potabile del periodo 2010-2011 nei comuni tra Pesaro e Urbino al Coordinatore Regionale Guardie Giurate WWF Marche, Giuseppe Dini, che si è visto respingere la richiesta da Marche MultiServizi nonostante il parere a suo favore da parte del Difensore civico regionale.
“La direttiva 2003/04/CE, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 195/2005, sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale parla chiaro – attacca Zanoni – Gli Stati membri provvedono affinché le autorità pubbliche siano tenute a rendere disponibile l´informazione ambientale detenuta da essi o per loro conto a chiunque ne faccia richiesta, senza che il richiedente debba dichiarare il proprio interesse”. “Ci troviamo di fronte ad un evidente abuso da parte del gestore della rete idrica che nega arbitrariamente l’accesso gratuito a documenti di pubblico interesse – conclude l’Eurodeputato – A questo punto è naturale chiedersi cosa si sta cercando di nascondere”.
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