“La bugia è come una valanga, più rotola più s’ingrossa”: questo è il proverbio che meglio si adatta alla questione fibre di amianto a Paese.
Da mercoledì 20 ottobre il maxischermo di piazza Monsignor Andreatti a Paese, che il Comune ha fatto installare al posto dello striscione “Basta Cave”, manda in onda uno spot che riporta le seguenti parole: “Comune di Paese – avviso per la cittadinanza – Amianto Zero Fibre – nessun pericolo – Ufficiale da ARPAV, COMUNE e Provincia.” (CF. fotografia in allegato Amianto_Schermo).
In realtà dopo 4 anni dalla chiusura della discarica di amianto “Terra” a gennaio sono state registrate 25 fibre per litro di amianto (Rapporto Prova n. M00519) pari a 25.000 fibre a metro cubo e mai nessuno, ne il comune, ne l’ARPAV e nemmeno la Provincia, ha spiegato il perché di questo inquinamento.
L’ARPAV, in seguito ad un’analisi dell’aria, ha verificato l’assenza di fibre di amianto con un campionamento effettuato il 28 giugno scorso, avvenuto pochi giorni dopo un acquazzone che ha visto una precipitazione di pioggia, registrata da una centralina dell’ARPAV, pari a ben 47 millimetri, senza contare gli irrigatori che la discarica aveva azionato giornalmente.
E’ scientificamente risaputo quanto incida la pioggia sulla presenza di inquinanti nell’aria, questo vale anche per l’amianto e quindi un’analisi effettuata dopo potenti acquazzoni non è significativa e non può tranquillizzare nessuno.
Considerate le anomalie di fibre di amianto registrate presso la discarica Terra il Comune doveva semplicemente chiederne la chiusura invece di agevolarne la riapertura con i nuovi rifiuti contaminati provenienti da bonifiche.
Ora siamo ad ottobre ed il comune con questo messaggio racconta una bugia clamorosa perché riporta un dato del 28 giugno scorso; quello del maxischermo è un messaggio falso e fuorviante perchè vuol far credere alla gente che si tratta di un risultato in diretta che invece è vecchio di ben 5 mesi.
Il sindaco invece di fare degli spot pubblicitari tardivi, parziali ed ingannevoli dovrebbe dirci cosa è successo in questi ultimi cinque mesi e far installare una centralina fissa che rilevi l’amianto giorno dopo giorno.
Il Comune omette inoltre di indicare dei fatti importantissimi come la contestazione che l’ARPAV ha fatto sulla modalità di analisi dell’amianto: in un documento dell’1/09/2010 ottenuto dal comune non senza difficoltà e tentativi di censura, si legge che il dato di autocontrollo dell’amianto è “poco attendibile” e che bisogna richiamare la ditta Terra “al rispetto delle procedure previste”.
“Chiederò che nello spot venga messa la data di rilevazione dell’amianto che è vecchia di cinque mesi e che l’analisi è stata fatta pochi giorni dopo un diluvio di pioggia” – ha commentato Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente e consigliere comunale di IDV, che ha proseguito: “Questi sono forti con i deboli e deboli con i forti, trovo indecente che le istituzioni continuino a prendere in giro i cittadini di Paese ancora una volta, andando in aiuto dei signori della discarica, su una questione che riguarda la salute di tutti.
E’ vergognoso che a Paese dopo tutte le bugie dette in campagna elettorale i cittadini adesso debbano subire anche quelle del maxischermo della piazza centrale di Paese.
Comunque a breve ci saranno interessanti novità sul fatto, taciuto dal comune, dei rifiuti al piombo fuorilegge arrivati alla discarica Terra.”
Web: www.andreazanoni.it, email: zanoni@ecorete.it , cell. 347 9385856