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Sull’asinello morto e sullo stato di degrado degli asinelli “rasaerba” Muraro dimostra di essere gravemente disinformato. Perché un’asina gravida veniva detenuta promiscuamente ad altri asini e senza una stalla dove partorire?

Comunicato del 29 aprile 2011

Ieri noi dell’OIPA e della LAC abbiamo denunciato lo stato di degrado inel quale si trovano gli asini rasaerba nella bretella di Postioma di Paese segnalando la morte di un cucciolo di asino abbandonato da tempo nonché l’acqua putrescente a disposizione degli animali. Oggi il Presidente Muraro  dichiara che gli animali bevono soltanto acqua corrente. Mentre l’”acqua stagnante” che viene segnalata è quella di raccolta dalle canalette a servizio delle scarpate, onde prevenire franamenti; acqua quest’ultima che non viene utilizzata per il ristoro degli animali.”

Ci spiace constatare che il Presidente Muraro sia gravemente disinformato o peggio che lo stesso sia oggetto di una presa in giro da parte di qualcuno che non lo ha correttamente informato.

L’acqua stagnante e putrescente non riguarda gli scoli ma è proprio quella presente nell’abbeveratoio degli asini, in merito abbiamo testimonianze e documentazione fotografica (Cf. fotoallegate).

Inoltre un abbeveratoio è tutto rotto e presenta delle protuberanze appuntite che potrebbero creare problemi agli asini durante l’abbeverata, questo è ancora presente sul posto e dopo la nostra denuncia ora però contiene acqua pulita .

Se come dice Muraro si tratta di un asinello nato morto la cosa diventa ancora più grave perché è inaudito che una asina gravida venga detenuta libera in una scarpata, rinchiusa in un recinto promiscuamente ad altre asine ed asini adulti, anziché essere stata  ricoverata in una stalla al riparo dalle intemperie e dal vento e sotto costante osservazione.

Se ci fossero state delle complicazioni (come pare ci siano state) anche l’asina poteva morire, se ci fossero stati i dovuti controlli da parte di chi è pagato per farlo forse l’asinello non sarebbe morto.

Se, come dice Muraro,  “La convenzione che è stata sottoscritta dalla Provincia nel novembre 2008 con il soggetto affidatario degli animali e del servizio è molto rigorosa e disciplina puntualmente le norme da osservare per garantire innanzitutto il benessere animale.” e’ evidente che altrettanto non lo sono i controlli della Provincia sull’operato del privato che per accudire (si fa per dire) gli asini si porta a casa 16.000 euro all’anno.

L’acqua putrida dimostra che in questa detenzione non c’è nulla di rigoroso, inoltre il privato pare abbia saputo del cadaverino solo da una residente di Postioma grazie alla quale poi è intervenuto sul posto.

Oltre all’esposto alla magistratura per la morte dell’asinello ne stiamo valutando un secondo alla Corte dei Conti per danni erariali perché è inaudito che 16.000 euro dei cittadini vengano spesi in questo modo per un servizio che evidentemente non funziona.

Muraro invece di prendersela con noi lanciando accuse insensate risponda alle nostre domande e ci dica dove sono finiti tutti gli asinelli nati fino ad ora visto che ce ne sono ancora e solo sei. Nel 2005 ne sono stati portati sei e ad oggi ce ne sono sempre sei, come mai? Forse non ci sono le condizioni idonee per il loro benessere? Forse i piccoli sono stati venduti? Forse qualcuno se li è portati a casa ? O forse sono semplicemente morti in chissà in quali tragiche maniere?

Perché invece di fare il solito “vittimismo” Muraro non accerta le colpe di chi ne è veramente responsabile ammettendo che questo progetto è fallito e non ha più alcun senso?

Delegata OIPA Italia – sezione Treviso e provincia Mara Canzian – Via Borgo San Daniele 38 – 31050 Povegliano (TV)  – Tel. 339 7760836 –treviso@oipaitalia.com

Presidente LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto Andrea Zanoni –  Via Cadore 15/C int. 1 31100 TREVISO Cell. 347/9385856 email lacveneto@ecorete.it

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