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Specie esotiche invasive, Zanoni: “Prevenire gli effetti sull’ecosistema europeo ma no a forme di controllo violente”

L’eurodeputato Andrea Zanoni sottolinea il bisogno di controllare le specie invasive che minacciano la biodiversità europea ma mette le mani avanti nei confronti di metodi violenti e cruenti. “Tutelare l’ecosistema europeo e la nostra salute ma in modo responsabile e sostenibile. No a inutili forme di violenza

 

Prevenire possibili impatti negativi delle specie aliene ed invasive sulla biodiversità europea è fondamentale ma vanno evitate le forme di controllo violente e cruenti”. È il commento di Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, alla proposta di regolamento della Commissione europea sulle cosiddette “specie esotiche invasive”, ovvero specie la cui introduzione o diffusione minaccia la biodiversità e i servizi ecosistemici, oppure ha un impatto negativo sull’ambiente, sulla salute umana e sullo sviluppo socioeconomico. Le specie esotiche invasive includono animali, piante, funghi e microrganismi e interessano la massa terrestre e i corpi idrici, i mari e le isole.

 

La proposta della Commissione europea è un buon primo passo ma va migliorata secondo le indicazioni della comunità scientifica, partendo da un limite più flessibile della lista di specie sotto controllo e un maggior coordinamento tra Paesi nazionali che devono essere dotati della possibilità di predisporre anche norme più severe”, commenta Zanoni.

 

Il problema degli effetti delle specie invasive non può essere sottovalutato, in quanto secondo i dati a disposizione, l’11% delle oltre 12.000 specie esotiche registrate in Europa ha un impatto sulla biodiversità e sugli ecosistemi, mentre il 13% ha un impatto economico. Tuttavia non bisogna lasciarsi andare per quanto riguarda le specie animali a metodi di contenimento e controllo violenti, in quanto stiamo pur sempre parlando di forme di vita ed esseri senzienti”, aggiunge Zanoni.

 

Per questo le parole d’ordine devono essere prevenzione e coordinamento, affinché il fenomeno sia gestito in modo sostenibile e responsabile. Per questo è mia intenzione presentare una serie di emendamenti alla proposta della Commissione europea che saranno discussi e votati in commissione ENVI Ambiente, come ad esempio il divieto di importazione e vendita di specie animali esotiche”, conclude l’eurodeputato.

 

NOTE

 

Il 9 settembre 2013, la Commissione europea ha pubblicato la proposta legislativa sulla prevenzione e gestione dell’introduzione e diffusione di specie esotiche invasive. Il nucleo centrale del progetto di proposta è dato da un elenco di specie esotiche invasive di rilevanza unionale, il cui impatto negativo richiede un’azione concertata a livello di Unione. Tale elenco sarà stilato dalla Commissione in collaborazione con gli Stati membri. Le specie elencate come specie di rilevanza unionale saranno bandite, con alcune deroghe limitate. Gli Stati membri dovranno adottare misure per garantire che tali specie non vengano introdotte, commercializzate, tenute, allevate o rilasciate nell’UE. Le suddette specie possono provocare danni in tutta l’Unione o solo in alcune zone dell’UE, ma la gravità del loro impatto è tale da giustificare una richiesta di assistenza ad altri Stati membri dell’UE.

 

 

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