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Lettera del 2 novembre 2010 – L’assessore all’ambiente di Paese fa l’avvocato difensore della discarica TERRA e tace sui rifiuti illegali. Ennesima presa in giro dei cittadini di Paese.

Il 19 marzo del 2005, a Castagnole nel parcheggio della trattoria Oro, si svolse una grande manifestazione popolare contro la discarica di amianto Terra di Paese con oltre 500 partecipanti. In mezzo alla folla c’era un tizio che, cosa bizzarra, invitava tutti ad andare a casa sostenendo che la discarica era regolare e l’amianto non avrebbe fatto danno alcuno. Poco tempo dopo la discarica venne chiusa dal Consiglio di Stato perché illegale. Dopo cinque anni dalla manifestazione quel tizio è stato nominato dal sindaco Pietrobon assessore all’ambiente di Paese: trattasi di Vigilio Piccolotto dirigente di Unindustria di Pordenone. In questi giorni l’assessore Piccolotto, sembra fare, più che l’assessore, la parte dell’avvocato difensore di Mosole dal momento che sugli inquinamenti rilevati nel 2010 nella discarica Terra di via Baldrocco, anziché dare le dovute risposte alle nostre domande, farfuglia nervoso strani anatemi minacciando denunce.

Mi riferisco alle 25 fibre litro di amianto (25.000 fibre per metro cubo) rilevate nel gennaio scorso (il certificato di analisi è a disposizione di chiunque) ed ai rifiuti illegali individuati dall’ARPAV lo scorso 28 giugno, contenenti 2800 milligrammi per chilo di piombo contro il limite di 1000 previsto dalla legge (anche in questo caso per chi vuole abbiamo il certificato).

Quando nel 2009 Mosole chiese di portare qui a Paese rifiuti contaminati da bonifiche, dopo anni che la discarica non riceveva più amianto, l’assessore Piccolotto, appena nominato, acconsentì senza fare una piega rassicurando che quei rifiuti erano meno inquinati dei terreni di Paese e sostenendo che ci poteva crescere anche il “radicio de can”.

Ora tramite il maxischermo di piazza Andreatti si lancia il messaggio zero fibre di amianto omettendo di dire che si tratta di un’analisi dell’ARPAV fatta addirittura sei mesi fa, per di più dopo alcuni giorni da un acquazzone di 47 millimetri di pioggia – tutti sanno che la pioggia lava l’aria e questo vale anche per le fibre di amianto.

Il messaggio del maxischermo inoltre, non facendo riferimento alla discarica, fa credere che non vi siano fibre di amianto in tutto il territorio comunale, questa è un’ennesima presa in giro dei cittadini.

Pagato con i soldi di noi contribuenti, l’assessore fa la voce grossa con chi vuole chiudere la discarica e omette di dire la verità ai paesani sui rifiuti arrivati da poco in questa discarica contenenti sostanze chimiche superiori ai limiti di legge (piombo e composti disciolti).

Siamo stanchi di vedere Paese trasformato nella pattumiera d’Italia, siamo stanchi di un paese diventato il paradiso degli smaltitori di rifiuti altrui, siamo stanchi soprattutto di vedere chi dovrebbe tutelare i cittadini diventare difensore della discarica.

Non ci facciamo intimidire dalle minacce, anzi continueremo la nostra battaglia con ancora più vigore e non si preoccupi l’assessore Piccolotto, la Procura della Repubblica è già al corrente di quello che sta accadendo nella discarica Terra e sarà depositata una denuncia se non vi provvederanno le istituzioni tenute a farlo.

La soluzione per evitare che si presentino ulteriori inquinamenti da fibre di amianto e per evitare che arrivino ancora rifiuti illegali è molto semplice ed a costo zero, ossia chiudere definitivamente la discarica Terra. Perché non la si vuole praticare?

Andrea Zanoni – Presidente di Paeseambiente e consigliere comunale di Italia dei Valori.

Internet: www.andreazanoni.it – Email: zanoni@ecorete.it – cell. 3479385856
– Facebook: zanoni-andrea@libero.it – Youtube:
Andrea Zanoni

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