ANDREA

ZANONI

Europee 2024

Cerca

Continua il Far West delle doppiette in Veneto

Continua il Far West delle doppiette tra spari nei cortili delle case, cani impallinati e gattini sbranati dai cani da caccia.

In questi giorni alla LAC del Veneto continuano ad arrivare numerose segnalazioni, da tutta la provincia di Treviso, relative a violazioni alle normative sulla caccia e tutela degli animali.

I cittadini che hanno subito dei danni hanno chiesto aiuto alla LAC, associazione che con i propri legali, si è presa carico di redigere gratuitamente le querele da depositare poi alla più vicina stazione dei Carabinieri.

CAGNOLINO IMPALLINATO – Scomigo di Conegliano

Lunedì 26 ottobre a Scomigo di Conegliano ignoti cacciatori si sono divertiti a sparare al cane della signora Rosy Zampieri, residente in via Caldregna  a Scomigo di Conegliano (TV).

Il povero Berry, un meticcio di 17 chili, con un bellissimo manto bianco a chiazze marroncine, dall’età di ben 15 anni, è stato ritrovato rannicchiato in un angolo del giardino di casa insospettendo cosi’ la sua padrona.

Dopo il grande spavento, essendo Berry considerato un componente della famiglia, in seguito ad un primo controllo gli sono stati estratti dalla schiena diversi pallini ed è stato sottoposto alle cure del caso ed ad un trattamento con antibiotici prescritto dal veterinario di famiglia.

La signora Rosy esasperata, racconta di aver chiesto aiuto ai Carabinieri già all’apertura della caccia perché gli avevano sparato appena furori di casa; negli anni scorsi racconta di spari nel cortile, galline sparite nel nulla, piogge di pallini di fucilate addosso alla casa.

La signora Rosy lancia un appello alle autorità addette ai controlli quali il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Provinciale affinché prendano a cuore la situazione di illegalità diffusa in materia di caccia nell’area collinare di Scomigo, attuando finalmente qualche controllo per individuare questi balordi.

 

GATTINO SBRANATO e SPARATORIA NEL GIARDINO DI CASA – San Cipriano di Roncade

Sabato 31 ottobre a San Cipriano di Roncade (TV) la signora P.F., residente in via Longhin, ha passato attimi di terrore per una serie di colpi sparati vicinissimi alla propria abitazione.

Il tentativo di individuare i responsabili purtroppo è andato a vuoto essendo i cacciatori scappati subito a gambe levate nonostante gli inviti della signora a fornire le loro generalità.

La signora P.F. ha raccontato che appena lo scorso anno, due grossi cani da caccia sono entrati nel proprio giardino sbranando un gattino di pochi mesi, a nulla sono valse le proteste della signora nei confronti dei cacciatori fuggiti subito a gambe levate anche in questa occasione.

 

FUCILATA SFIORA AGRICOLTORE – Malintrada di Motta di Livenza

La Signora Maria Cristina F., di Malintrada di Motta di Livenza (TV), ha denunciato alla LAC un fatto gravissimo , una tragedia sfiorata che ha creato momenti di terrore.

In occasione della vendemmia avvenuta a fine settembre presso l’azienda vitivinicola Foresto di proprietà del marito, un cacciatore ha esploso un colpo di fucile a circa cinque metri da un gruppo di persone che stavano raccogliendo l’uva.

Il Signor Paolo P., uno del gruppo di lavoro, ha raccontato di aver visto passare la rosa di pallini mista a frammenti di foglie a pochi centimetri di distanza dalla propria pancia, rimanendo per qualche minuto letteralmente scioccato.

Ripresosi dallo spavento ha detto agli altri agricoltori di essere vivo forse perché graziato da Padre Pio al quale è devoto.

Arrivati a casa dalla signora Maria Cristina per il pranzo nessuno dei cinque è riuscito a mangiare nulla per lo spavento subito.

Anche in questo caso il cacciatore è fuggito senza lasciare traccia; da informazioni avute da altri cacciatori pare essere stato un cacciatore residente a Pasiano di Pordenone (PN), l’episodio è stato denunciato ai Carabinieri.

Il giorno dopo al grave fatto, alcuni cacciatori sono stati scoperti mentre cacciavano con i propri cani all’interno di un campo di soia di proprietà dell’azienda agricola, noncuranti della legge sulla caccia che vieta la caccia nella soia perché causa gravi danni a questa coltura agricola e dei rimproveri del proprietario.

 

A CHI RIVOLGERSI PER AIUTO ED ASSISTENZA LEGALE GRATUITA

Per chi necessitasse di aiuto gratuito la LAC può essere contattata scrivendo a LAC Veneto, Via Cadore, n.15/C Int. 1 31100 TREVISO, oppure scrivendo a lacveneto@ecorete.it, oppure telefonando al 347/9385856 in orario pasti.

Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto ha commentato: “In un territorio fortemente urbanizzato come il nostro la caccia costituisce un rischio per molti cittadini ed i loro animali.

Per poter ridimensionare il Far West delle doppiette in atto bisognerebbe abolire subito l’articolo 842 del codice civile, norma che consente ai cacciatori di entrare nei terreni altrui anche contro la volontà dei proprietari dei terreni, una norma anacronistica, medievale che di fatto costituisce una eccezione alla proprietà privata

Invitiamo i cittadini a segnalarci ogni incidente e danno causato dai cacciatori, provvederemo a dare assistenza legale gratuita, scrivendoci a LAC Veneto, Via Cadore, n.15/C Int. 1 31100 TREVISO, oppure a lacveneto@ecorete.it, oppure telefonando al 347/9385856 in orario pasti.”.

 LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto – Via Cadore 15/C int. 1 31100 Treviso – Info: 3479385856 – www.lacveneto.it il ns. sito: www.lacveneto.it.Visita

Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

Ultimi comunicati stampa