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Centrale di Porto Tolle, la Regione Veneto getti la spugna

Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) plaude alla bocciatura del ricorso della Regione da parte del Consiglio di Stato. Il 22 maggio la sentenza definitiva. “Vittoria ambientalista. La Giunta Zaia dica addio per sempre al carbone in Veneto”

“L’ennesima bocciatura ambientale della Regione Veneto, in questo caso sulla centrale di Porto Tolle, testimonia la “non sostenibilità” della Giunta Zaia che antepone sempre più spesso gli affari e il cemento alla tutela del nostro territorio e della nostra salute”. Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, plaude alla sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto per inammissibilità il ricorso con cui la Regione Veneto aveva chiesto di revocare la sentenza del 17 maggio 2011 con cui veniva dichiarato illegittimo il decreto del ministero dell’Ambiente che aveva dato il via libera alla compatibilità ambientale del progetto. “Adesso il 22 maggio, giorno della sentenza definitiva sulla centrale di Porto Tolle, mi auguro che arrivi la batosta finale per questa Regione che di “verde” ha sempre avuto solo la bandiera leghista”.

Zanoni si felicita con cittadini ed associazioni che hanno in lotta da più di un anno per fermare il progetto di riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle (Rovigo) e che hanno portato la questione di fronte al Consiglio di Stato. “Grazie all’impegno di WWF, Greenpeace, Italia Nostra,  Comitato cittadini liberi e di tutti quei cittadini che come me sono scesi in piazza il 29 ottobre nella manifestazione nazionale contro il carbone, siamo riusciti a bloccare questo progetto irresponsabile che riporterebbe una tecnologia medievale come il carbone sulle nostre coste e causerebbe l’emissione di 10 milioni di tonnellate di Co2 all’anno”, afferma l’Eurodeputato. “Adesso la Regione dovrà anche aprire il portafogli e pagare 5mila euro di spese processuali”. Il 22 maggio il Consiglio di Stato si pronuncerà dopo aver accolto le osservazioni dell’avvocato degli ambientalisti, degli operatori turistici e della pesca rosolinesi, Matteo Ceruti, il quale aveva richiesto che il ricorso fosse notificato anche ad Enel spa e non solo ad Enel Produzione.

Zanoni ha interessato anche la Commissione europea del caso di Porto Tolle con un’interrogazione parlamentare sul tentativo della Regione Veneto di approvarne la riconversione in deroga e in violazione delle direttive comunitarie ambientali. “Mi chiedo quando la Giunta Zaia inizierà a lavorare nel rispetto delle leggi, nazionali ed europee, e la smetterà di minacciare il nostro territorio e la nostra salute con decisioni assurde come quella di riportare il carbone in Veneto – conclude l’Eurodeputato – Forse dopo che l’imminente sentenza del Consiglio di stato del 22 maggio casserà per sempre questa centrale?”.

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
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