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Bisogna individuare e sanzionare i responsabili dell’abbattimento del il fico secolare avvenuto nel Parco del Sile a Canizzano di Treviso.

Comunicato del 5 agosto 2011

Lo scorso sabato 23 luglio 2011 è stato abbattuto il fico secolare di Canizzano, all’interno dell’area protetta del Parco del Sile. (FOTOGRAFIE: PRIMA: http://www.facebook.com/pages/Provincia-di-Treviso-pi%C3%B9-cultura-e-te-ne-innamori-prima/210392072704#!/photo.php?fbid=10150260747502705&set=pu.210392072704&type=1&theate)

DOPO: http://www.facebook.com/pages/Provincia-di-Treviso-pi%C3%B9-cultura-e-te-ne-innamori-prima/210392072704#!/photo.php?fbid=10150260747507705&set=pu.210392072704&type=1&theater )

Questo è solo l’ultimo episodio di abbattimento di alberi maestosi avvenuto negli ultimi giorni, tra gli altri ricordo il pioppo cipressino di Mogliano, il platano di Vazzola, un’intera siepe secolare a Sovernigo di Paese.

Questo fico era particolarmente amato dai bambini della scuola elementare San Giovanni Bosco, dai vicini e da tutte le persone che hanno goduto della sua bellezza e si sono riparati sotto la sua ombra in tutti questi lustri.

Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente e consigliere provinciale di Italia dei Valori ha commentato:

“ Mi sono attivato per verificare se sono state commesse violazioni e se ci sono state responsabilità o superficialità nella gestione di un patrimonio naturale così importante, e ne denuncerò gli eventuali responsabili.

Molti cittadini mi hanno chiamato indignati chiedendomi chi è il colpevole di questo scempio e non ho potuto che esprimere la mia incredulità nel constatare che un albero che ha visto decenni di storia possa essere abbattuto così facilmente per fare posto, sembra, ad un parcheggio.

Non è raro sentire le lamentele per le autorizzazioni richieste per semplici potature di piante, anche in aree non protette, mentre poi si assiste alla distruzione di una pianta centenaria, per motivi sicuramente non condivisi dalla popolazione, tenuta all’oscuro di tutta la vicenda fino a distruzione avvenuta.

Spero che questo ennesimo episodio contribuisca almeno ad aumentare l’interesse e la consapevolezza per la salvaguardia del patrimonio arboreo, che sempre più persone si interessino e protestino per questi danni irrimediabili, e che in futuro ci sia una decisa inversione di tendenza da parte della pubblica  amministrazione”.

Internet: www.andreazanoni.it – Email: zanoni@ecorete.it – cell. 3479385856

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– Facebook: zanoni-andrea@libero.it – Youtube:
Andrea Zanoni

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