Il Parlamento europeo ha approvato a Strasburgo un nuovo regolamento relativo alla sanità animale per prevenire focolai di malattie e limitare l’introduzione di nuovi parassiti pericolosi nell’UE. Non passano gli emendamenti sul divieto di cattura e uso dei richiami vivi nella caccia e il limite delle 8 ore nel trasporto di animali vivi. “Bene le misure generali previste dal nuovo regolamento. Sul resto purtroppo paghiamo l’ostruzionismo della commissione Agricoltura. Se verrò riconfermato chiederò l’assegnazione anche a questa commissione per evitare simili incidenti”.
“L’aumento del commercio internazionale e alcuni fattori ambientali come il cambiamento climatico esigono l’adozione di misure aggiornate per tutelare la salute dei consumatori finali e degli animali allevati in Europa. Con questo nuovo regolamento, offriamo una risposta concreta che vuole prevenire determinate malattie senza dove ricorrere all’abuso dei medicinali veterinari”. Lo ha detto Andrea Zanoni, eurodeputato PD e membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo.
Il testo approvato a Strasburgo prevede misure per prevenire e reagire a focolai di malattie negli animali e più controlli lungo la filiera alimentare per combattere le frodi e migliorare la sicurezza alimentare. Le norme autorizzano la Commissione europea ad adottare misure urgenti per affrontare focolai di malattie che hanno un grande impatto sulla salute pubblica e sulla produzione agricola, come la Bluetongue (Lingua blu), la pesta suina africana o l’influenza aviaria. Sempre per arginare l’afflusso di parassiti è stato deciso di creare una lista di paesi e prodotti che non presentano un grave rischio per l’agricoltura e che, quindi, possono essere importati nell’UE.
“Purtroppo mi rammarico per lo stop al divieto di cattura e uso dei richiami vivi nella caccia che avevo proposto e che era stato approvato a larghissima maggioranza in commissione Ambiente – aggiunge Zanoni – Questo è accaduto perché la commissione Agricoltura aveva espresso parere contrario. Per questo, se sarò rieletto al Parlamento europeo, chiederò di fare parte ancora della commissione Ambiente e anche di quella Agricoltura, per poter seguire personalmente tutto l’iter legislativo di simili dossier ed evitare che una bocci il lavoro dell’altra”.
(In allegato il verbale delle votazioni del Parlamento europeo. A pagina 237-238 sono elencati i deputati che hanno votato a favore (+) del divieto dei richiami vivi e quelli che hanno votato contro (–)).
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