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Fondi Ue in Veneto, Zanoni: “Invertire la rotta per il 2014-2020”

L’Eurodeputato Andrea Zanoni invita la Regione Veneto a cambiare mentalità nella spesa dei fondi Ue 2014-2020 e a non sprecare quelli rimanenti per il 2007-2013. “Assurdo che il Veneto sia 158esimo per competitività tra le regione europee. Non basta spendere i soldi Ue. Bisogna utilizzarli per far progredire in senso sostenibile la nostra regione nell’interesse di aziende e cittadini invece che per costruire inutili opere dannose per l’ambiente”

 

“Spendere i soldi messi a disposizione dall’Ue non basta, bisogna spenderli bene. Le statistiche sulla competitività del Veneto oggi disponibili dimostrano che questo non è stato fatto negli anni passati. Per il periodo di programmazione 2014-2020 è indispensabile un netto cambio di rotta”. E’ il commento dell’eurodeputato ALDE Andrea Zanoni all’utilizzo dei fondi europei da parte del Veneto per il periodo 2007-2013.

 

“Siamo arrivati alla fine dell’attuale periodo di finanziamento e ancora risultano ingenti somme messe a disposizione del Veneto non spese. Ricordo che il termine ultimo per impegnare questi fondi è il 31 dicembre 2015, sebbene il periodo di programmazione termini al 31 dicembre 2013”, afferma Zanoni (VEDI NOTE PER CIFRE TOTALI).

 

“Tuttavia limitarsi a spendere i soldi dell’Europa non basta a centrare gli obiettivi per i quali sono stanziati. Basta guardare gli indici di competitività regionali per capire quante occasioni sono state sprecate finora in Veneto: siamo una delle regioni più ricche d’Europa eppure per competitività siamo al 158° posto su 262 regioni europee, dopo la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Lazio, la Provincia di Trento, il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia”, prosegue l’eurodeputato, che specifica come per “competitività si intenda qualità delle  istituzioni, la stabilità macroeconomica, le  infrastrutture, la salute e la qualità dell’educazione primaria e secondaria, l’efficienza e   l’innovazione”. “Questo ha anche una ricaduta diretta sulla capacità del Veneto di attrarre i  fondi   gestiti   direttamente   dalla Commissione  europea,  cosiddetti  “tematici”  o  “settoriali”,  ovvero assegnati “a competizione”  alla  proposta  migliore a soggetti pubblici e privati come enti pubblici o privati, persone fisiche o giuridiche, centri di ricerca  o  ONG. Per tali fondi il Veneto ha attratto dal 2007 al 2012 solo circa 330 milioni di euro”, aggiunge Zanoni.

 

“Pertanto invito le autorità regionali a cambiare mentalità per il 2014-2020 e ad abbandonare la logica per cui l’efficienza e l’efficacia delle azioni viene misurata esclusivamente  dalla  capacità  di  spendere  velocemente  le  risorse  a  disposizione. Inoltre ricordo che quello che l’UE chiede agli Stati membri nella Strategia Europa 2020 è di puntare ad una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva, ossia di sviluppare un’economia che investa in ricerca e sviluppo e innalzi i livelli di istruzione, sia più efficiente e più verde sotto il profilo delle risorse energetiche, con un alto tasso di occupazione e ridotto rischio di povertà”, conclude l’eurodeputato.

 

NOTE

 

I dati sui fondi gestiti direttamente dalla Regione (fondo europeo di sviluppo regionale – “FESR”, fondo sociale europeo –“FSE”, fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – “FEASR”, fondo europeo per la pesca – “FEP”), assegnati all’inizio del periodo di programmazione sulla base della ripartizione effettuata dallo Stato e destinati a promuovere la coesione degli Stati membri: per tali fondi, le risorse complessive programmate dalla Regione del Veneto per il periodo 2007-2013 ammontano a 2.225 milioni di euro (di cui  448,4 milioni per il Programma Obiettivo Competitività Regionale  Occupazione  –  Parte  FESR;  711,5  milioni  per  il  Programma  Obiettivo  Competitività Regionale Occupazione – Parte FSE; 1.042,1 milioni di euro per il Programma di sviluppo rurale; 23,1 milioni per il Fondo europeo per la pesca). Di queste, in base ai dati più recenti, trasmessi al Consiglio  dalla  Segreteria  generale  della  programmazione  in  data  15  ottobre  2013,  gli  impegni hanno raggiunto l’89,7 % e i pagamenti sugli impegni il 68,5 %. 

 

I programmi destinati alla cooperazione territoriale: anch’essi sono finanziati col FESR, ma la Regione vi accede concorrendo – assieme ad altri soggetti, pubblici e privati, generalmente nell’ambito di reti di partenariato internazionali – a bandi emanati da apposite autorità di gestione. Il Veneto, per il periodo 2007-2013 ha partecipato agli otto programmi: Spazio Alpino,  Interreg  IV  Italia-Austria,  Europa  Sud-Orientale,  Interreg  IV  C,  IPA  Adriatico,  Italia- Slovenia,  Central  Europe  e  Med.  Le  somme  pianificate  nel  periodo  2007-2013  per  questi programmi nella loro interezza ammontano a 1.703,7 milioni di euro, di cui al 30 settembre 2013 risultano  assegnati  totalmente  1.645,7  milioni  di  euro.  Di  questi,  sono  stati  assegnati  a  soggetti beneficiari veneti 84,7 milioni di euro. Il numero di progetti complessivamente finanziati è 931. Il numero di progetti cui ha partecipato almeno un soggetto del Veneto è di 263.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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