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Ambiente – Zanoni (PD): “La maggioranza vuole demolire Legge che tutela i Colli Euganei: no all’assalto di cacciatori, cementificatori, cavatori e cementifici”

“L’emendamento riguardante i Colli Euganei, presentato in Terza Commissione consiliare dal Presidente Berlato, sottoscritto da Finco, Guadagnini e Barison, significa solo una cosa: demolizione della Legge sul Parco, la cui superficie verrebbe ridotta di circa l’80%. È, questo, un indecente colpo di spugna, che non può passare inosservato: il succitato emendamento doveva essere presentato in Commissione-Ambiente”. Con queste parole, affidate ad una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni “denuncia come la Maggioranza Zaia voglia minare la normativa che tutela il Parco dei Colli Euganei”.

 

“Ieri – informa Zanoni – ho inviato una lettera a Francesco Calzavara, Presidente della Seconda Commissione consiliare (di cui sono il vice), chiedendo che l’emendamento al Pdl n. 194, il Collegato al Bilancio, venga discusso nella prossima seduta; ho altresì richiesto un’apposita convocazione, sottoscritta anche dai colleghi di partito Piero Ruzzante e Stefano Fracasso, nonché da Cristina Guarda (AMP) e Manuel Brusco (Cinque Stelle)”.

 

“Vogliono trasformare gran parte delle attuali ‘aree-parco’- afferma l’esponente dei Democratici – in aree ‘contigue pre-Parco’. In realtà Berlato, con la scusa dei cinghiali, vuole aprire il Parco al cemento, alla speculazione edilizia, alle cave. Questo è solo il grimaldello. Prima, i cacciatori hanno immesso per scopi venatori una specie alloctona, i cinghiali, che non fa parte dell’ecosistema dei Colli, e adesso si ergono a paladini dell’agricoltura. I danni causati dai cinghiali andrebbero pertanto imputati a loro”. “Questa è l’ennesima dimostrazione – prosegue Zanoni – che la caccia crea danni alla biodiversità e all’agricoltura. E pensare che nel Collegato-Agricoltura, Berlato e la maggioranza leghista, la scorsa estate, hanno bocciato un mio emendamento che sanzionava chi immetteva cinghiali in ambiente, come previsto dal Collegato approvato in Parlamento”.

 

“È un provvedimento, questo, – sottolinea il consigliere regionale – che spiana la strada, dopo i cacciatori, a cementificatori e cavatori, nonché ai cementifici che avranno carta bianca nel bruciare i rifiuti Css. È un vero e proprio assalto al Parco, che va fermato. Eventuali modifiche possono essere fatte solo seguendo un processo partecipativo, con audizioni e coinvolgimento dei residenti e delle categorie interessate”. “Ormai in questo Consiglio – conclude Andrea Zanoni – sta accedendo di tutto, non credo che nemmeno nei regimi autoritari stile America Latina accadono certe cose, ad esempio che qualcuno si appropri della tua scheda elettronica per votare al posto tuo. Se l’emendamento anti- parco arriverà in aula consiliare, sarà la guerra”.

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