L’eurodeputato PD Andrea Zanoni cofirma una lettera che chiede al Commissario Ue all’Agricoltura di proseguire sulla strada della trasparenza e dell’equilibrio tra tutti i portatori di interesse nelle politiche agricole europee. «Devono essere messi al bando i conflitti d’interesse e rappresentati tutte le parti in causa».
L’eurodeputato PD Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, cofirma una lettera inviata al Commissario Ue Dacian Ciolos per quanto riguarda la riforma della composizione dei gruppi di esperti della Direzione Generale dell’Agricoltura e Sviluppi Rurali .
Come viene sottolineato nella lettera, questi gruppi di esperti svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare le competenze della Commissione sulle nuove iniziative politiche, la legislazione e l’attuazione.
«Abbiamo appreso con soddisfazione l’impegno del vice Presidente della Commissione Maroš Šefčovič di accogliere la richiesta di miglioramento del metodo di raccolta delle competenze europee le quattro indicazioni dei membri del Parlamento europeo per quanto riguarda la composizione dei gruppi, ovvero che non ci fosse la posizione dominante di un solo stakeholder, che fossero stabilite norme rigorose sui conflitti di interesse degli esperti interpellati, incentivi alla partecipazione e la piena trasparenza – ha affermato Zanoni – La Direzione Generale dell’Agricoltura e Sviluppi Rurali dimostra, inoltre, di prendere sul serio questo processo di riforma, tanto più importante ora che la revisione della Politica Agricola Comune (PAC) è stata completata. Il processo di riorganizzazione dei gruppi di esperti può veramente iniziare a prendere forma».
Nella lettera si pone l’accento sull’importanza dei risultati delle consultazioni avviate da Ciolos e su un altro elemento imprescindibile, e cioè che la Politica Agricola Comune coinvolge non solo gli agricoltori, ma anche altri gruppi della società civile, che vanno dalle Organizzazioni Non Governative, alle associazioni dei consumatori fino ai sindacati, come elencato nel registro trasparenza delle lobby dell’UE. La diversità dei sistemi agricoli e alimentari in Europa richiede, quindi, un’adeguata rappresentanza di tutte le parti interessate nella stesura delle normative pertinenti.
Infine, nella lettera viene aggiunto che il mediatore europeo, Emily O’Reilly, sembra considerare la riforma dei gruppi di esperti come uno strumento essenziale per rafforzare la fiducia dei cittadini. «Il Mediatore ha dimostrato un particolare interesse nel seguire la riforma, per esempio dichiarando di voler aprire un’inchiesta che coinvolge tutti i gruppi di esperti creati da quando il Parlamento ha revocato il congelamento del bilancio – conclude Zanoni – Potrebbe essere una buona opportunità per la DG AGRI di attestare ancora una volta il suo impegno per l’equilibrio dei poteri, per una pari rappresentanza degli interessi degli stakeholder e per la democrazia partecipativa».
Questa richiesta è supportata anche da alcune importanti Organizzazioni Non Governative ambientaliste come ARC2020, Stichting BirdLife Europe, Euro Coop, Eurogroup for Animals, EUROPARC Federation, European Environmental Bureau, Corporate Europe Observatory and Transport & Environment, European Public Health Alliance, Friends of the Earth Europe, Greenpeace, IFOAM EU, Pesticide Action Network Europe e Slow Food. Note
La lettera, oltre che da Zanoni, è stata firmata da Corinne Lepage (Alde), Cornelis Dennis De Jong (Gue/Ngl), Brian Simpson (S&D), Michael Cashman ( S&D), Monica Luisa Macovei (Ppe), Helga Trùpel (Greens/Efa), Bart Staes (Greens/Efa), Bas Eickhout (Greens/Efa), Sirpa Pietikàinen (Ppe), Pavel Poc (S&D), Goran Farm (S&D), Karin Kadenbach (S&D), Kriton Arsenis (S&D), Linda Mcavan (S&D), Sandrine Bélier (Greens/Efa), Margrete Auken (Greens/Efa), Michèle Rivasi (Greens/Efa), Catherine Greze (Greens/Efa), Nikos Chrysogelos (Greens/Efa), Jill Evans(Greens/Efa).
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