“Sull’ipotesi di ampliamento dell’aeroporto Canova la procedura di Valutazione d’impatto ambientale ha funzionato ed è una buona notizia per i residenti. Dobbiamo scongiurare un ulteriore aumento di passeggeri dopo il record del 2017. Adesso Save ha 45 giorni di tempo per presentare le numerose integrazioni al masterplan richieste dal ministero per l’Ambiente”. Questo il commento del consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni a proposito del futuro dello scalo trevigiano ,dopo che la commissione Via ministeriale ha evidenziato diverse lacune, sia per quanto riguarda la mancanza di analisi su aria e rumore che per le difformità con il Piano regionale dell’aria.
“Non sono carenze da poco. Il Veneto è una delle aree più inquinate d’Europa e la scorsa settimana il ministro Galletti pur evitando il deferimento per il nostro Paese ha ricevuto un ultimatum dalla Commissione Ue. In Italia si muore per inquinamento ambientale, ma il problema finora è stato a lungo sottovalutato. Così come l’inquinamento acustico, il rumore. Per l’essere umano non c’è alcuna assuefazione, resta sempre incisivo, crea stress e danni e abbassa la qualità della vita”.
“Il Canova – conclude Zanoni – si trova in un contesto territoriale e ambientale che è incompatibile con un ulteriore incremento dei voli. L’ipotesi di arrivare fino a cinque milioni di passeggeri sembra definitivamente sfumata, ora attendiamo di vedere se Save produrrà tutte le integrazioni al masterplan richieste dalla commissione Via nei termini previsti dalla legge. Naturalmente seguirò tutto l’iter procedurale, è in ballo la salute e la qualità della vita di centinaia di migliaia di cittadini”.