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Zanoni (PD) a Parma per il Cat Pride: la Giornata mondiale del Gatto

Lunedì 17 Febbraio, alle 21.00 alla Barchessa del Podere Bizzozero in Viale Bizzozero 19 a Parma, l’eurodeputato PD Andrea Zanoni interverrà al “Cat Pride: la Giornata mondiale del Gatto”, organizzata dall’ENPA Sezione di Parma e dal Gruppo Gattofili di Parma. «In Europa il mio impegno va nella direzione di concretizzare gli intenti dell’articolo 13 del trattato di Lisbona, che definisce gli animali “esseri senzienti”. L’unico modo per garantire agli animali d’affezione standard minimi di tutela è arrivare ad una vera e propria direttiva Ue e mi batterò finché non sarà approvata».

 

 Lunedì 17 Febbraio, alle 21.00 alla Barchessa del Podere Bizzozero in Viale Bizzozero 19 a Parma, l’eurodeputato PD Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, interverrà al “Cat Pride: la Giornata mondiale del Gatto”, organizzata dall’ENPA Sezione di Parma e dal Gruppo Gattofili di Parma.

 

All’incontro, moderato dalla Presidente dell’ENPA Sezione di Parma Lella Gialdi, oltre all’eurodeputato Zanoni, interverranno le Psicologhe Alessandra Tessoni e Monia Boniburini sul tema “Io e il mio gatto siamo una coppia”, Maria Cristina Ossiprandi, Professoressa del Dipartimento Scienze Medico Veterinarie e Prorettrice alla Didattica dell’Università degli Studi di Parma che affronterà la tematica “Malattie infettive nel gatto: diagnosi e linee di prevenzione”, Barbara Galluccio, Medico Veterinario, e il Tecnico informatico Stefano Fedeli che illustreranno “The cartoon film cat story”, i membri del gruppo “Rescue Dogs, Soccorso animali” che spiegheranno “La novità nazionale a Parma” e il fotografo Davide Grossi con “Instacat, come vediamo e rappresentiamo i nostri gatti”.

 

«Affronterò il delicato tema della tutela degli animali in Europa – ha affermato Zanoni – Dopo più di due anni di lavoro al Parlamento europeo e molti casi di maltrattamento e uccisioni di cani e gatti di cui mi sono occupato in diversi Paesi europei, sono convinto che ci sia un solo modo di garantire agli animali d’affezione standard minimi di tutela: una vera e propria direttiva Ue»

 

 La necessità dell’approvazione di una direttiva comunitaria è stata riconosciuta anche il 29 ottobre 2013 a Bruxelles nella “Conference on the welfare of dogs and cats in the Eu” durante la quale si sono riunite 400 persone provenienti da tutti i Paesi europei e coinvolte nella tutela degli animali d’affezione.

 

 «Ancor prima di iniziare a lavorare in Europa, come semplice attivista e come Presidente della LAC del Veneto, mi sono posto tra gli obiettivi della mia vita quello di cercare di dar voce a chi non ce l’ha: dai cani ai gatti, dai cavalli alle api, dagli animali sfruttati negli allevamenti intensivi a quelli selvatici oggetto di caccia e bracconaggio – ha concluso l’eurodeputato – Come europarlamentare, cerco di concretizzare gli intenti dell’articolo 13 del trattato di Lisbona, che definisce gli animali “esseri senzienti” portando le questioni che li riguardano all’attenzione dell’Europa attraverso proposte e interrogazioni».

 

BACKGROUND

 

Tra le tante iniziative intraprese a tutela degli animali dall’eurodeputato Zanoni c’è anche un’indagine condotta tra gennaio e maggio 2012, basata su segnalazioni di associazioni e notizie a mezzo stampa da cui sono emersi 282 casi di probabile avvelenamento in 11 regioni e 30 province italiane. È stato registrato in totale il coinvolgimento di ben 151 cani, 124 gatti e di alcune specie selvatiche (aquila reale, tasso, storno e colombo). In alcuni casi di avvelenamento è stata accertata la responsabilità di sostanze rientranti nelle categorie dei lumachicidi e degli insetticidi, mentre la stricnina, sostanza dichiarata illegale in Italia, risulta aver causato il decesso di sei cani. I casi registrati rappresentano soltanto la punta dell’iceberg che emerge a seguito della morte di animali domestici di proprietà e delle denunce dei proprietari. L’ampia diffusione del fenomeno è evidenziata anche dalla letteratura scientifica, dove uno studio del 2009 condotto in cinque Stati membri che sottolinea come sia proprio l’avvelenamento una delle principali cause di mortalità della fauna selvatica in questi Paesi.

 

Il 13 giugno 2012, Andrea Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea in cui ha chiesto di far rispettare il divieto di utilizzare bocconi avvelenati in tutto il territorio dell’Unione Europea, alla luce anche del dettato delle Direttive Uccelli 147/2009/CE e Habitat 43/1992/CE che ne vietano l’utilizzo.

 

Il 17 luglio 2012 il Commissario all’Ambiente Ue, Janez Potočnik, ha risposto a nome della Commissione ribadendo che “la Direttiva Uccelli e la Direttiva Habitat proibiscono esplicitamente tali metodi, insieme ad altre prassi simili non selettive e pericolose”. Pur affermando che “l’attuazione e l’applicazione della legislazione sono di competenza delle autorità degli Stati membri, la Commissione, consapevole del fatto che l’uso illecito di veleno rappresenti uno dei maggiori problemi per la conservazione di alcune specie a rischio di estinzione, ha finanziato diversi progetti LIFE che hanno direttamente affrontato il problema. I risultati e l’esperienza ottenuti da questi progetti contribuiranno a trovare modi possibili più efficaci per far fronte alla questione delle esche avvelenate in Europa”.

 

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