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Zanoni, Montanariello e Bigon (Pd): “Norme di semplificazione in materia ambientale. Dalla Giunta regionale un vero colpo di mano su procedure di valutazione e partecipazione pubblica”

(Arv) Venezia 22 feb. 2024 –“Questo Progetto di legge contiene nuove disposizioni che limitano gravemente la partecipazione del pubblico e il coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale e autorizzativo di opere e impianti che hanno delle fortissime ripercussioni sul territorio, sull’ambiente e, quindi, sulla salute e sulla qualità della vita. Per questo, abbiamo espresso parere negativo sui primi tre articoli messi in votazione”.

 

Così, i consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea ZanoniJonatan Montanariello e Anna Maria Bigon spiegano “la posizione del gruppo consiliare Dem sul Progetto di legge regionale n. 238 della Giunta regionale ‘Norme di semplificazione in materia ambientale e per favorire l’attuazione degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)’. Il provvedimento era all’esame della commissione consiliare Ambiente”.

 

“Procedure di valutazione ambientale come VIA, VAS, VINCA e AIA, vengono di fatto stravolte in nome della semplificazione, demandando troppo alla Giunta regionale e violando i principi fondamentali della direttiva Ue sulla VIA e la Convenzione di Aarhus che – precisa Zanoni – prevede la massima trasparenza in materia ambientale. Si tratta di un colpo di mano che toglie trasparenza e riduce al lumicino la partecipazione del pubblico. Vengono ad esempio eliminate la presentazione dei progetti al pubblico, cosa fino ad ora obbligatoria, e la cosiddetta inchiesta pubblica che consentiva ai cittadini di confrontarsi con i progettisti dell’opera. E viene demandato il tutto a dei regolamenti che la Giunta regionale farà a scatola chiusa, senza passare per il vaglio del Consiglio, a differenza di quanto era accaduto nella scorsa legislatura con l’attuale legge sulla valutazione di impatto ambientale. Insomma, una vera e propria cambiale in bianco”.

 

“Abbiamo chiesto sia la comparazione dei testi delle leggi attuali con il testo in esame – conclude Andrea Zanoni – sia la convocazione di audizioni con le associazioni di categoria e con i soggetti interessati, dagli ordini dei liberi professionisti come i progettisti, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni per la tutela ambientale. Ma tutto ci è stato negato. Davvero una brutta e dannosa pagina”.

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