Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, ha incontrato un membro del gabinetto del Commissario Ue Potocnik per parlare della caccia in deroga in Veneto e Lombardia. “La Commissione europea sta seguendo da vicino il problema. Il rischio sanzioni si avvicina”.
Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, ha incontrato un rappresentante del gabinetto del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potocnik per parlare della caccia in deroga in Veneto e Lombardia. Insieme ad Andrea Rutigliano, in rappresentanza delle associazioni Lipu, Lac, Wwf, Enpa, Animalisti Italiani, Lav e Cabs, e Niccolo’ Rinaldi, capodelegazione IdV al Parlamento europeo, Zanoni ha espresso al gabinetto Potocnik “preoccupazione per l’apertura della caccia massiva a specie protette, una situazione di illegalità che continua dal 2002”.
Zanoni e le associazioni hanno chiesto al rappresentante della Commissione europea tre cose: – Che le norme già approvate sulla caccia in deroga in Veneto, Lombardia e Liguria siano bloccate d’urgenza dalla Corte di Giustizia come già fatto due volte nei confronti dell’Italia (Liguria e Lombardia) e di Malta e Polonia per gravi danni al patrimonio naturale europeo; – Che gli eventuali futuri provvedimenti siano monitorati con attenzione e tempestività dalla Commissione europea; – Che la Commissione, visto che la Repubblica italiana non ha preso le misure utili per l’esecuzione delle sentenze della Corte, incentivi la Corte stessa a stabilire l’importo di una somma forfettaria o di una penalità adeguata alle circostanze.
“Il rappresentante del Commissario Potocnik ci ha confermato che Bruxelles sta seguendo da vicino il caso e che è decisa a portare il procedimento fino in fondo”, riferisce Zanoni. “Speriamo che non ci sia bisogno di arrivare fino alle sanzioni. Purtroppo le Regioni Veneto e Lombardia si stanno dimostrando sorde a tutti i tipi di richiami ufficiali”.