ANDREA

ZANONI

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Sull’acquisto in leasing delle scuole di Padernello e Postioma la rottura nella maggioranza e nella Lega è sotto gli occhi di tutti.

Trovo curiose le affermazioni del capogruppo della Lega, Gianfranco Pivato, secondo le quali nessuno dei consiglieri comunali della Lega di Paese “ha espresso alcuna riserva, dubbio o perplessità in merito all’operato della giunta Pietrobon”. Il 29 settembre scorso, durante il consiglio comunale, la rottura nella maggioranza e nella Lega si è invece manifestata sotto gli occhi di tutti. Merita pertanto ricostruire brevemente quel che è successo in quella convocazione: è stato discusso e votato il punto relativo al realizzazione delle nuove scuole elementari a Postioma e Padernello con la formula del “leasing immobiliare in costruendo”. Durante la discussione di questo punto, ho citato, in veste di consigliere comunale di minoranza, alcuni pareri della Corte dei Conti che sancivano il divieto di utilizzare forme di indebitamento, quale il leasing finanziario, come mezzo per eludere i vincoli imposti dal Patto di stabilità.

In quell’occasione ho chiesto al Sindaco, per una maggior tutela dell’Amministrazione e quindi di tutti i cittadini di Paese, di chiedere un parere preventivo, qualificato e gratuito alla Corte dei Conti di Venezia (in base alla legge 31/2003) sulla delibera in votazione relativa al finanziamento in leasing delle scuole di Padernello e Postioma.

Si trattava di una richiesta ragionevole che a mio modo di vedere metteva a riparo il Consiglio comunale da qualsiasi controversia futura, dai rischi di questa avventura finanziaria creativa e anche da eventuali ipotetiche denunce per cattiva amministrazione e/o sperpero di denaro pubblico.

In quell’occasione la mia richiesta al Sindaco è stata evidentemente ritenuta ragionevole anche dal Presidente del consiglio Comunale, Vigilio Pavan della Lega, già Sindaco di Paese, che in palese disaccordo dal resto della Lega e dall’amministrazione Pietrobon, subito dopo il mio intervento chiedeva la sospensione del Consiglio comunale e successivamente abbandonava la seduta evitando di partecipare al voto.

Quindi pare chiaro a tutti, evidentemente tranne che a Pivato, che il gesto di abbandono dell’aula del Presidente del Consiglio comunale assume un chiaro significato politico di rottura non solo interno alla maggioranza ma alla stessa Lega Nord di Paese.

Andrea Zanoni – Consigliere Comunale di Paese di Italia dei Valori

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