Andrea Zanoni (IdV): “Bene l’impegno del Governo di introdurre dal 1 gennaio 2013 i 30-60 giorni di tempo massimo per pagare le aziende. Oggi mentre si salvano le banche le fatture alle Pmi vengono pagate con mesi o anni di ritardo ”.
“La bozza di decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue sui tempi massimi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni discussa dal Consiglio dei Ministri da un po’ di ossigeno a migliaia di aziende, specie Pmi, strangolate dalla congiuntura economica sfavorevole”. E’ il commento di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, al Dlgs approvato dal Consiglio dei Ministri il 31 ottobre. “Adesso andiamo avanti. L’Europa ha indicato la strada, il governo Monti faccia il possibile affinché dal primo gennaio 2013 le Pmi italiane non debbano più aspettare secoli prima di vedersi pagare le fatture”.
Zanoni: “Sono sempre di più le aziende italiane, soprattutto quelle più piccole, che chiudono a causa della crisi economica. Mentre lo Stato salva le banche con i nostri soldi regalati a milionate, alle Pmi non vengono nemmeno pagate le fatture, o meglio vengono pagate con mesi se non anni di ritardo”. “Invito il Governo Monti ad andare avanti con quanto promesso affinché la direttiva europea sia pienamente recepita e soprattutto applicata entro il gennaio 2013”.
BACKGROUND
Il 30 e 31 ottobre nella riunione del Consiglio dei Ministri sono stati presentati i tre articoli della bozza di decreto che riscrive il precedente Dlgs 231 del 2002 e che prevede che dal 1 gennaio 2013 la Pubblica amministrazione dovrà pagare i suoi fornitori entro 30 giorni, con deroghe a 60 giorni in particolari casi. Un tetto a cui potranno arrivare anche i pagamenti tra imprese e che potrà essere superato per le loro transazioni commerciali nel caso ci sia accordo tra le parti.
Ad oggi le Pmi sono costrette ad aspettare in media circa 180-190 giorni per essere pagate, con punte record al Sud dove si superano anche i 1.500 giorni (circa 4 anni).
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