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Prescritti i reati sui rifiuti pericolosi della discarica di Mareno di Piave (TV)

Zanoni: «Vergognoso cancellare l’inchiesta sul traffico di rifiuti pericolosi col trucchetto della prescrizione»

Il Tribunale di Conegliano (TV) ha prosciolto per prescrizione i presunti responsabili del conferimento illecito di rifiuti pericolosi nell’ex discarica di Bocca di Strada a Mareno di Piave (TV). L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «È lo scandaloso risultato della tecnica usata dai legali Berlusconi:  trafficanti di rifiuti tossici in tutto il Nord Italia sono riusciti a farla franca grazie alla prescrizione»

 

Il Tribunale di Conegliano (TV) ha chiuso la vicenda dello smaltimento di rifiuti pericolosi nell’ex discarica di Bocca di Strada a Mareno di Piave (TV), accertando la prescrizione dei reati. Dunque non ci sono responsabili per il presunto traffico che interessava tutto il Nord Italia.

 

Sono trascorsi più di sette anni dall’inizio degli accertamenti e, per la legge, le accuse nei confronti di due imputati nella maxi indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Verona e dal Nucleo Operativo Ecologico (NOE) dei Carabinieri di Treviso devono cadere.

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni di IdV, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare, ha affermato: «È uno scandalo che un’inchiesta su reati che coinvolgono la salubrità dell’ambiente e di conseguenza la salute dei cittadini, che ha portato alla luce gravi violazioni alla direttiva UE 1999/31/CE sulle discariche, venga chiusa senza individuare alcun responsabile solo a causa del passare degli anni. La prescrizione ha di fatto permesso a questi individui di farla franca, speculando sulla pelle degli abitanti. La magistratura ha le mani legate e questo vergognoso risultato è il frutto della tecnica dei legali di Berlusconi, che permette, grazie a molteplici rinvii, di chiudere un processo senza accertare il merito per l’intervento della prescrizione. Mi auguro che il nuovo parlamento, che uscirà dalle urne il 25 febbraio, ponga finalmente fine a questa truffa legalizzata che grazie alla prescrizione depenalizza reati gravissimi consentendo di inquinare e di mettere a repentaglio la salute dei cittadini senza nulla rischiare».

 

Maurizio Centenara, titolare della Eco Arena di Bussolengo e Savino Basta, responsabile del piano di controllo della stessa ditta avevano presentato opposizione al decreto penale di condanna del Giudice delle Indagini Preliminari (GIP).

 

Ora sono stati prosciolti per l’intervento della prescrizione a luglio 2012.  I due imputati, inoltre, erano stati condannati in primo grado per fatti analoghi dal Tribunale di Venezia rispettivamente a tre e due anni e mezzo e ora sono in attesa del giudizio della Corte d’Appello.

 

Il Tribunale di Conegliano doveva pronunciarsi su uno stralcio dell’operazione “Cagliostro”, che nel 2005 aveva visto indagate a vario titolo 41 persone. Secondo l’accusa si trattava di un imponente traffico di rifiuti nel Nord Italia, che dissimulava gli  smaltimenti illeciti sotto operazioni formalmente legali.

 

Il materiale, circa 960 tonnellate derivante dalla bonifica di un’area a Firenze, veniva riclassificato come non pericoloso per essere smistato in diverse discariche. Una delle destinazioni era proprio il sito di Bocca di Strada. La discarica di Mareno di Piave non era autorizzata alla raccolta di rifiuti pericolosi e è stata chiusa nel 2010.

 

 

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

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