Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) “Prevenire futuri episodi di incendi come questo, massima attenzione al problema contaminazione dell’aria, avvisi immediati alla popolazione sui rischi salute e serrate indagini per individuare autori e mandanti dell’incendio”
Mercoledì 27 giugno un incendio, molto probabilmente doloso, verificatosi all’ex centro recupero rifiuti “Nuova Esa”, nel comune di Marcon (VE), ha mandato in fumo diversi fusti di rifiuti che molto presumibilmente contenevano residui di zolfo e plastica. Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e membro della Commissione ENVI Ambiente del Parlamento Europeo: “L’incendio poteva avere delle conseguente molto peggiori se solo fossero stati interessati anche i fusti dei rifiuti tossiconocivi. Sono stato contattato da alcuni residenti preoccupati che hanno lamentato il fatto che non è stata avvisata in alcun modo la popolazione locale sul da farsi per evitare problemi potenziali alla salute. Invito gli inquirenti a fare delle serrate indagini per individuare i responsabili di questo incendio quasi sicuramente doloso che potrebbe ripetersi nel tempo se le autorità non prenderanno tutte le precauzioni del caso”.
L’incendio dei rifiuti, scoppiato verso le 19, ha sprigionato una nube che si è spinta fino a Mogliano Veneto con particolare riferimento alla frazione di Bonisiolo, raggiungendo successivamente Casale sul Sile e Treviso creando apprensione nella popolazione perché in questo sito sono notoriamente stoccati ingenti quantitativi di rifiuti tossico-nocivi. Per spegnere l’incendio nel sito, messo sotto sequestro dal 2004, sono intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco di Mestre e Padova, i Carabinieri e l’ARPAV che hanno lavorato fino alle ore 22 per mettere in sicurezza il sito.
“Questo sito per il carico e la tipologia di materiali pericolosi stoccati, dovrebbe essere considerato alla stregua delle industrie chimiche che usano materiali pericolosi – continua Zanoni – e perciò sottoposto alle rigide normative europee come quella approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 14 giugno, la cosiddetta revisione della direttiva Seveso, che ha rafforzato gli standard di sicurezza con nuove regole e controlli impeccabili per garantire la massima sicurezza ai residenti a all’ambiente circostante”.
“Prevenire futuri episodi di incendi come questo e’ uno degli obiettivi che si devono dare da subito le autorità locali competenti in materia – ha concluso l’Eurodeputato – Bisogna inoltre porre massima attenzione al problema della contaminazione dell’aria provocato dall’incendio e in casi come questo bisogna provvedere ad avvisare immediatamente la popolazione sui rischi sulla salute. Infine bisogna condurre accurate indagini per individuare gli autori e i possibili mandanti dell’incendio”
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