19 ottobre 2022
Individuare e valutare i concreti rischi di infiltrazione criminale nell’organizzazione dei giochi olimpici e paraolimpici di Milano e Cortina 2026; conoscere gli strumenti di prevenzione messi in atto dalle stazioni appaltanti e, in particolare, dalla Regione del Veneto, nonché i loro eventuali limiti e possibilità di rafforzamento; valutare l’attitudine del sistema di controlli nei cantieri ad individuare potenziali situazioni di pericolo, anche in relazione allo scambio di informazioni tra enti deputati a diverse tipologie di controllo.
Questi i nodi sollevati dai consiglieri regionali di opposizione, primo firmatario il presidente della Commissione Legalità, il dem Andrea Zanoni, assieme ai colleghi Anna Maria Bigon, Giacomo Possamai, Francesca Zottis, Vanessa Camani, Arturo Lorenzoni, Elena Ostanel, Erika Baldin e Cristina Guarda, che hanno presentato richiesta ufficiale all’ufficio di presidenza della Quarta Commissione, competente in materia di legalità, per “avviare un percorso di approfondimento che coinvolga tutti gli attori istituzionali che abbiano un ruolo nella prevenzione e repressione delle infiltrazioni criminali nell’economia regionale”.
Zanoni ricorda come “nella sua recente relazione, la Direzione Investigativa Antimafia si spinge a definire come ‘probabili’ i tentativi di infiltrazione nell’organizzazione dei giochi olimpici e paraolimpici di Milano e Cortina del 2026 e il prefetto di Belluno, dott. Mariano Savastano, ha sottolineato l’importanza del rafforzamento di strumenti di prevenzione e la centralità del ruolo del Gruppo Interforze. Sebbene a momento non vi siano evidenze giudiziarie di una particolare infiltrazione criminale nella Provincia di Belluno, i ripetuti allarmi di questi mesi meritano un particolare approfondimento anche dalla parte della Commissione”.