ANDREA

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Nuleare, Ogm, caccia e Ponte sullo Stretto. Inizio con il botto per il Ministro Clini

Bruxelles, 21-11-11

Nuleare, Ogm, caccia e Ponte sullo Stretto. Come inizio davvero non male per il neo Ministro all’Ambiente Corrado Clini (l’ironia è d’obbligo). Appena passata la bufera quasi ventennale dei governi Berlusconi, rischiamo di trovarci con un uragano nell’ormai da troppo tempo martoriato Ministero dell’Ambiente italiano.
Le prime uscite pubbliche di Corrado Clini, infatti, non sono solo state infelici ma altamente inquietanti. Prendiamo la caccia. “Non sono un cacciatore, ma apprezzo i cacciatori che proteggono anche l’ambiente. Quelli che vanno a caccia per sfogarsi, invece, mi pare che siano pericolosi”, ha risposto il neo Ministro ospite del programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora”.

Al di là che non si capisce in che modo i cacciatori “proteggano l’ambiente”, dal momento che non mi risultano inseriti nella catena alimentare né esperti di raccolta differenziata, ci tengo ad informare il Ministro Clini che non solo la caccia rischia di costare all’Italia una sonora multa da parte dell’Ue, ma si tratta di un’attività che mette seriamente a repentaglio la sopravvivenza di specie di uccelli protette a livello internazionale. L’illegalità dell’attività venatoria in deroga, autorizzata da alcune regioni compiacenti e ostaggio della lobby ingorda e infingarda dei cacciatori, come il Veneto di Zaia e la Lombardia di Formigoni, da il via libera all’uccisione di peppole, pispole, frosoni, e prispoloni in un periodo altamente delicato per questi uccelli, come quello della migrazione. Aggiungo, per informazione del Ministro Clini, che non si tratta di “un’opinione opinabile di animalisti e associazioni”, come qualcuno sostiene doppietta in mano, ma di quanto affermato dall’autorevole ISPRA, istituto che attiene proprio al Ministero dell’Ambiente. Questa situazione è stata ribadita anche dalla Corte di Giustizia Ue che ha denunciato a più riprese la violazione della direttiva Ue Uccelli sia da parte delle Regioni che dello Stato italiano, e recentemente dalla Commissione europea stessa che, in risposta ad una mia interrogazione parlamentare, ha detto di star valutando le “azioni da intraprendere”. A tutto questo aggiungiamo le vittime, morti o feriti, dell’attività venatoria, stimate in diverse centinaia l’anno dall’Associazione vittime della caccia. Alla luce di tutto questo, spero che il Ministro Clini riveda la sua posizione sulla caccia in Italia, e spero che quanto affermato pubblicamente di recente non sia altro che una “papera da debutto”.

Tanto altro si potrebbe dire sulle affermazioni su nucleare, Ogm e Ponte sullo Stretto, ma non vorrei che il Ministro Clini andasse nel pallone e si lasciasse andare a qualche altra sparata. Una cosa e sicura, dall’Europa seguirò con molta attenzione quello che il Ministro Clini farà o dirà, ovviamente sempre pronto a dare il mio contributo di Europarlamentare in difesa degli Animali e dell’Ambiente.

Andrea Zanoni

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