“Made In” approvato a Strasburgo, buona notizia per il Nord Est italiano

Il Parlamento europeo ha approvato la norma sull’indicazione di origine obbligatoria per tutti i prodotti europei (tranne alimentari e medicinali). L’eurodeputato PD Andrea Zanoni: “Boccata d’ossigeno per le tante Pmi italiane soffocate dalla crisi e attaccate quotidianamente dalla contraffazione. Il Made In contribuirà a rilanciare la nostra economia e la creazione di posti di lavoro”.

 

Il Parlamento europeo ha approvato ieri sera a Strasburgo il Regolamento per la Sicurezza dei prodotti al consumo, incluso il capitolo 7 sull’obbligatorietà del marchio Made In. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni ha così commentato: “Si tratta di una grande vittoria per il settore manifatturiero di qualità italiano contro gli interessi della grande distribuzione difesa ad oltranza da alcuni Paesi del Nord Europa. Adesso l’auspicio è che l’Italia faccia sistema e sfrutti l’occasione della Presidenza di turno dell’Ue, il cosiddetto semestre italiano, per far approvare questo importantissimo regolamento in sede di Consiglio”.

 

Il nuovo regolamento, comprensivo della norma sul Made In su tutti i prodotti europei ad esclusione di alimentari e medicinali, è stato approvato ieri sera tardi mentre è stato respinto a larga maggioranza (205 favorevoli, 419 astenuti, 25 astenuti) un emendamento che intendeva cancellarla dal testo della proposta Tajani-Borg sulla direttiva per la sicurezza dei consumatori. “Solo rendendo obbligatoria l’indicazione del Paese di origine si possono tutelare le produzioni di qualità e contrastare le truffe che oggi restano spesso impunite – afferma Zanoni ricordando come – ad oggi circa il 10% dei beni presi in esame dal sistema di allarme RAPEX dell’UE non è riconducibile al produttore”.

 

La norma approvata prevede, oltre l’indicazione del Paese di origine, anche una nuova etichetta volontaria “sicurezza testata in UE”, in modo da dimostrare ai consumatori che il prodotto è stato testato da un organismo indipendente ed è risultato sicuro, nonché sanzioni più severe per le imprese che immettono prodotti non conformi o potenzialmente pericolosi sul mercato e la creazione di una lista nera UE pubblica delle imprese che hanno “più volte dimostrato di avere intenzionalmente violato” le norme di sicurezza.

 

“Le migliaia di piccoli produttori di qualità, come artigiani e piccoli imprenditori, di cui è ricca l’Italia, e soprattutto il mio Nord Est, hanno bisogno di protezione dalla concorrenza sleale e di misure che valorizzano la propria attività. Il marchio Made In può costituire un forte incentivo anche per la creazione di posti di lavoro in quanto è in grado di dare una forte boccata di ossigeno alle tante Pmi italiane oggi stritolate dai grandi mercati e dalla crisi”, conclude l’eurodeputato.

 

 

 

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