L’europarlamentare Andrea Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea denunciando il fenomeno delle voragini che ciclicamente si aprono in corrispondenza del complesso di cave orizzontali a gallerie nell’area di Alcenago di Grezzana (VR). «Vista l’immobilità delle autorità locali, ho ritenuto necessario per la sicurezza dei cittadini chiedere un intervento dell’Europa per verificare le possibili violazioni alla normativa Ue»
«L’Europa verifichi se vi sono violazioni della normativa Ue, visto che le autorità locali non intervengono. Nonostante periodicamente voragini profonde fino a 50 metri e larghe fino a 30 si aprono sopra le cave di carbonato di calcio, nessuno ha ancora deciso di ordinare la sospensione dell’attività della cava in applicazione del principio di precauzione». A chiederlo con un’interrogazione presentata alla Commissione europea è Andrea Zanoni eurodeputato ALDE, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo.
Nell’area collinare di Alcenago di Grezzana (VR), in corrispondenza del sottostante complesso di cave orizzontali a gallerie dove si effettua attività estrattiva di carbonato di calcio, si aprono in superficie sinkholes, ovvero voragini simili a crateri profonde fino a 50 metri e larghe fino a 30 metri. Il fenomeno, dovuto evidentemente ai cedimenti delle gallerie di cava, ha avuto inizio il 2 ottobre del 2011 e si è nuovamente verificato il 23 ottobre 2013, con l’apertura di alcuni nuovi crateri sopra la cava denominata “Rie Lunghe”.
«Tali fratture hanno inghiottito strade, alberi e tralicci dell’alta tensione, come si può constatare dalla visione di un filmato realizzato con riprese aeree – ha aggiunto Zanoni – Solo per caso fortuito non ci sono ancora state vittime, viste la ciclicità e l’imprevedibilità di tali fenomeni. In un caso, in particolare, è stata distrutta la strada provinciale 12 che passa per Alcenago e sulla quale transitano ogni giorno migliaia di veicoli e che è tragitto abituale di scuolabus carichi di bambini».
Il 6 novembre 2013, l’europarlamentare Zanoni ha effettuato un sopralluogo. (FOTO) «Ho personalmente verificato la pericolosità legata all’improvvisa apertura di tali voragini. I residenti vivono questa situazione con grande angoscia e apprensione – ha concluso Zanoni – Nonostante la preoccupazione degli abitanti e la periodica formazione di crateri, le Autorità competenti non hanno ancora ordinato la sospensione dell’attività di cava. Anzi, recentemente è stato addirittura riproposto un progetto di ampliamento da parte della società di estrazione. Il procedimento, infatti, era già stato avviato nel 2010, ma successivamente era stato sospeso nel 2011 quando si aprirono i primi sinkholes. Aspetto ancor più grave è il fatto che, fino a ora, non sarebbe mai stato attuato un piano di messa in sicurezza della zona. Ho chiesto, quindi, alla Commissione europea di verificare se vi sono violazioni della normativa Ue e se vi siano i presupposti per ordinare la sospensione dell’attività della cava, in applicazione del principio di precauzione»
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